Anziani, scatta la caccia a ladri e truffatori

Venerdì 26 Aprile 2019
IL VADEMECUM
PADOVA La serratura risistemata, le stanze riordinate dopo la razzia: al civico 521 di via XVIII Aprile, a Solesino, la situazione sta lentamente tornando alla normalità mentre le indagini dei carabinieri proseguono a ritmo serrato per individuare i tre criminali che martedì pomeriggio hanno rapinato un'anziana. Certo per Alda Ferrato, vedova di 74 anni, non è facile lasciarsi alle spalle il brutto episodio di cui è stata vittima.
IL RACCONTO
«Quando ho sentito il colpo alla porta, ho pensato fosse Luca, uno dei miei tre figli» racconta la signora, dimessa martedì notte dall'ospedale di Schiavonia con il braccio sinistro ancora dolorante, quello che uno dei rapinatori le ha torto per sfilarle il coltello con cui lei aveva cercato di difendersi. «Invece mi sono trovata di fronte uno sconosciuto con il berretto calato sulla fronte e la sciarpa che copriva buona parte del viso. continua la pensionata Non ho avuto paura, ho tentato di mandare via lui e i suoi complici». Due secondo le ricostruzioni: mentre infatti il primo teneva l'anziana bloccata a terra in cucina premendole una mano sulla bocca per impedirle di urlare, gli altri hanno rovistato nelle stanze al piano di sopra, rubando 200 euro in contanti e alcuni gioielli. A cui sono aggiunti tre anelli sfilati dalle dita della 74enne e il collier in oro, regalo del marito, che i malviventi le hanno brutalmente strappato dal collo. Il bottino in totale si aggira sui 1.500 euro. E mentre la vittima sta cercando di dimenticare l'incubo accaduto in pieno giorno, verso le 14, quando i negozi vicini erano in pausa pranzo, le indagini dei carabinieri procedono a ritmo serrato.
LE INDAGINI
Martedì in via XVIII Aprile sono arrivati i militari della stazione locale, insieme ai colleghi del Norm della compagnia di Este e a quelli del Nucleo investigativo del comando provinciale di Padova per eseguire i rilievi e raccogliere le testimonianze. Il giorno dopo alcuni di loro sono tornati a casa della vittima per acquisire ulteriori elementi utili a metterli sulle tracce dei responsabili. «Questi odiosi reati commessi nei confronti di persone anziane afferma in una nota il comando provinciale non fanno altro che rafforzare la convinzione di tutta l'Arma della necessità di indirizzare ogni risorsa disponibile alla prevenzione oltre che alla repressione di tali episodi». Negli ultimi mesi le indagini hanno portato i militari a smascherare vere e proprie organizzazioni specializzate nei reati contro il patrimonio prendendo di mira soprattutto le fasce più deboli della popolazione come, appunto, gli anziani. Il 16 marzo scorso i carabinieri della compagnia di Piove di Sacco hanno assicurato alla giustizia 7 indagati che, in concorso tra loro, hanno compiuto 10 furti in abitazione nelle province di Padova, Venezia, Vicenza e Treviso. I responsabili (sei donne e un uomo) riuscivano a entrare nelle case di anziani soli attraverso l'inganno per poi rubare contanti, gioielli e altri oggetti di valore. All'attività investigativa e preventiva, si aggiungono poi le iniziative dell'Arma a sostegno degli anziani.
LA PREVENZIONE
I comandanti delle 50 stazioni sparse sul territorio curano quotidianamente i contatti con i centri anziani, i patronati, i sacerdoti delle parrocchie, organizzando inoltre incontri informativi per mettere in guardia i partecipanti sulle tecniche e i sotterfugi che i malintenzionati adottano per procurarsi illeciti profitti, approfittando della buona fede delle vittime. Alla panoramica sul modus operandi dei malviventi si aggiungono poi una serie di dritte su come difendersi da furti, truffe e rapine. Tra i consigli dispensati c'è quello di non aprire mai la porta alle persone sconosciute, segnalando senza indugio al numero di pronto intervento 112 eventuali situazioni sospette.
Maria Elena Pattaro
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