Anche il centrodestra alza la voce: «Concentratevi sul riscaldamento»

Lunedì 21 Ottobre 2019
LA POLITICA
PADOVA Anche le opposizioni politiche vanno all'attacco delle proposte di Legambiente in tema di viabilità per il futuro di Padova. «Come già detto in passato, ci batteremo ferocemente contro ogni tentativo di introdurre un pedaggio per l'accesso in centro. L' auto non è né un lusso, un capriccio da tassare, è un' irrinunciabile esigenza per decine di migliaia di lavoratori e cittadini - dicono i consiglieri Elena Cappellini ed Enrico Turrin di FdI -, le auto sono sempre meno inquinanti. L'ambientalismo militante si è scelto un nemico per darsi una ragione d'essere, ma non può distruggere l'economia del centro cittadino per una irragionevole ossessione. Le politiche dell'amministrazione degli ultimi due anni, fatte di eliminazione di decine di parcheggi, di restringimenti di carreggiata e di continui paletti alle auto, non hanno che accentuato il problema del traffico in centro ed il più palese fallimento è la nuova viabilità in corso Milano, legata alla perpetua indecisione sulla Prandina».
Eleonora Mosco, Cambiamo, commenta: «Legambiente propone il pedaggio per entrare in città ma ricordiamo che sono quelli che calcolano che in un posto auto ci stanno 6 biciclette. Se questa è la loro visione futura della città sappiano che i cittadini non concordano e sono stanchi di subire. Il problema dell'ambiente si può risolvere con interventi più semplici e popolari - continua Mosco - serve un modello di città diversa che garantisca la libera circolazione. Legambiente ed il vicesindaco Lorenzoni, come Greta, hanno solo posizioni ideologiche contrarie peraltro alle affermazioni di 500 esperti. Prendano seriamente il problema circondandosi di persone competenti. I padovani che devono muoversi con l'auto per necessità hanno il diritto di farlo».
Ricorda che la maggior fonte di inquinamento sono i riscaldamenti Alain Luciani della Lega. «I temi di base di Legambiente sono condivisibili ma l'approccio è ideologico. Legambiente dovrebbe quindi invitare i cittadini a stare al freddo visto che le auto incidono per un 15% circa sulla qualità dell'aria, il resto proviene dai riscaldamenti. Infatti i blocchi del traffico sono solo invernali. Legambiente è arroccata su modelli del secolo scorso quando effettivamente le auto inquinavamo molto ma il futuro va verso mezzi elettrici, ibridi e quant'altro: li invito a concentrarsi sui riscaldamenti».
Luisa Morbiato
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