Amo nel piatto, ora c'è il metal detector

Mercoledì 21 Febbraio 2018
Amo nel piatto, ora c'è il metal detector
IL CASO
PADOVA Un metal detector in cucina. Il 7 febbraio scorso, sulla pagina Insulted Unipd, riservata a chi voglia segnalare disservizi in ateneo, Luca, uno studente di Ingegneria edile e architettura, aveva pubblicato la foto di un amo da pesca nella piovra ordinata alla mensa Piovego.
Ora, per evitare un ripetersi del caso, la ditta che aveva fornito il pasto (la Ricci Alimentari di Cesenatico), ha annunciato di aver acquistato un metal detector da utilizzare per controllare il cibo prima di spedirlo alle mense che rifornisce.
«L'amo l'ho trovato proprio infilato nel pezzo di piovra, e per fortuna me ne sono accorto prima di iniziare a mangiare» scriveva il futuro ingegnere. Un post che aveva generato un profluvio di commenti e di indici puntati contro la qualità dei piatti serviti dall'Esu, l'ente regionale per il diritto allo studio e gestore delle mense. Che non si è fatto attendere ed è passato al contrattacco.
Prima una contestazione alla ditta: «Dopo tre segnalazioni non si può più partecipare a bandi pubblici» sottolinea Stefano Ferrarese, direttore generale dell'Esu, poi la richiesta di spiegazioni «dettagliate su come sia potuto succedere» e infine un incentivo a far sì «che non ci siano altri episodi simili».
Un giro di vite che ha sortito gli effetti desiderati. La ditta ha ricostruito l'intera filiera a ritroso spiegando all'Esu e all'Università che in alcuni casi la piovra può essere pescata a strascico e quindi un amo può rimanere incastrato. Quello che però è mancato è stato il controllo: nessuno si era accorto che la piovra conteneva al suo interno il resto della rete da pesca. Da qui è nata l'idea della ditta di Cesenatico di abbattere il rischio di nuovi intoppi con l'introduzione di un metal detector attraverso cui far passare il cibo.
«Dal canto nostro siamo indignati per quello che è successo - ha commentato il direttore di Esu, Ferrarese - Ci hanno confermato di aver fornito una piovra senza averla controllata: è un comportamento che ci ha sconcertati. Noi siamo a posto e lo abbiamo dimostrato».
Nei giorni successivi allo scoppio dello scandalo dell'amo nel piatto infatti l'Usl di Padova ha portato a termine un controllo a sorpresa nelle cucine dell'Esu, tra cui la stessa Piovego, senza però evidenziare anomalie.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci