Alleanze, al tavolo Ghedini e Zaia

Domenica 5 Febbraio 2017
Alleanze, al tavolo Ghedini e Zaia
La convocazione è arrivata dalla Lega, con l'appoggio dei forzisti lealisti, cioè i fedelissimi di Massimo Bitonci. Agli esponenti padovani del Carroccio, quindi, non sono bastate le espulsioni dal partito di Manuel Bianzale e Carlo Pasqualetto, i consiglieri dell'allora maggioranza che hanno firmato per la caduta dell'ex sindaco, e la rimozione di Simone Furlan da commissario cittadino. E neppure l'accordo con l'attuale commissario azzurro Adriano Paroli, che di fatto ha sancito il ripristino dell'alleanza appunto tra leghisti e Forza Italia, a sostegno dell'ex sindaco. Chiedono una certezza ulteriore per cancellare lo strappo di novembre e andare avanti insieme a Padova e nel resto del Veneto. Anche perché giudicano ancora irrisolta la questione-Marco Marin, da loro ritenuto regista occulto del blitz che ha portato alla sfiducia, nei confronti del quale, però, non sono mai stati presi provvedimenti, e che quindi rimane saldamente sulla poltrona di coordinatore regionale, tanto è vero che domani pomeriggio nella sede del partito ha convocato i coordinatori provinciali dei Comuni che vanno al voto, dai quali proprio in questi giorni ha già ricevuto tutte le relazioni. I leghisti, quindi, hanno convocato una conferenza stampa, fissata per domattina alle 10 in Municipio, che ha per oggetto le prossime elezioni amministrative, a cui Marin non è stato invitato: al tavolo saranno presenti per la Lega il governatore Luca Zaia, il segretario nazionale Toni da Re, il candidato sindaco e presidente Bitonci, il segretario provinciale Andrea Ostellari; per Forza Italia il senatore Niccolo Ghedini, braccio destro di Berlusconi di cui è anche legale, e il commissario cittadino Adriano Paroli. «Con il coordinatore veneto non ci sono problemi - butta acqua sul fuoco Paroli - perché, contrariamente a Furlan, è d'accordo con la linea dettata da Berlusconi, e portata avanti in tutta Italia, di procedere con gli accordi che riuniscono il centrodestra». Il commissario nell'annunciare cosa succederà nelle prossime settimane nel partito azzurro padovano, di fatto dimostra che il suo a Padova sarà un ruolo politicamente molto rilevante. «Nell'ambito del mio mandato - spiega - lavorerò sulle liste, sull'alleanza, sul programma, insieme a coloro che vogliono condividere il nostro percorso. Il mandato che ho ricevuto da Berlusconi è di agire in totale autonomia».
La chiave di lettura che dà Bitonci di tutto ciò ha un significato ben preciso. «Il fatto che Marin non sia stato chiamato all'incontro di domani - sottolinea l'ex sindaco - la dice lunga. Per quanto mi riguarda non c'è nessuna possibilità che possa partecipare alla campagna per la mia rielezione. Non accetto alcuna redenzione da parte sua. Non dimentichiamo che sarò io a firmare l'accettazione della lista e lo farò solo se non ci saranno nomi a lui riconducibili».

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