LA PROPOSTA
PADOVA Un tetto alle commissioni sulle prenotazioni alberghiere online, gestite dai portali web con percentuali che possono arrivare al 30%. E' la proposta di legge presentata ieri a Palazzo Moroni dal parlamentare di Fratelli d'Italia Adolfo Urso, che ha l'obiettivo di imporre un limite al 12%. «La proposta di legge affronta una questione centrale per lo sviluppo del nostro Paese e soprattutto del Veneto spiega il senatore Urso Qui, infatti, il settore turistico alberghiero ha un ruolo fondamentale per la Regione. Vogliamo tagliare i denti ai vampiri del web, come sono stati definiti da Report nell'inchiesta di Manuele Bonaccorsi. I giganti del web che succhiano il sangue del sistema turistico e alberghiero del territorio, imponendo dei compensi per i servizi di prenotazione fuori mercato. E' un esproprio delle risorse del territorio. Vogliamo porre un tetto ai loro compensi, che secondo noi non deve superare il 12%».
I colossi web arrivano a pretendere fino al 30% di commissioni. Le grandi catene alberghiere riescono a contrattare condizioni migliori arrivando al 14% ma le piccole e medie imprese, che in Italia sono il 95% del tessuto produttivo italiano sono costrette a pagare di più. Gli albergatori pagano una percentuale agli operatori web in base anche alla visibilità. Più la struttura è visibile sul web più si paga di provvigione, che può arrivare fino al 20%. Anche le indicizzazioni sui motori di ricerca, in genere, favoriscono questi portali mentre il sito internet della struttura spesso si perde nelle pagine di interne. «Noi sappiamo che a Verona e Trento le associazioni alberghiere si sono associate creando alternative sul territorio aggiunge Urso Ma servono regole. A partire dalla Web tax, che tassa del 3% i giganti del web, che non viene applicata perché manca il decreto attuativo. Dall'inizio dell'anno a oggi si sono persi circa 700 milioni di euro. Noi vogliamo aumentarla dal 3 al 6% per poi destinare un sesto al settore turistico alberghiero che manca di risorse. A sostenere la proposta di legge, ieri, c'erano anche Raffaele Zanon e Filippo Ascierto di Fratelli d'Italia, l'onorevole Elisabetta Gardini e la consigliera Eleonora Mosco.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Un tetto alle commissioni sulle prenotazioni alberghiere online, gestite dai portali web con percentuali che possono arrivare al 30%. E' la proposta di legge presentata ieri a Palazzo Moroni dal parlamentare di Fratelli d'Italia Adolfo Urso, che ha l'obiettivo di imporre un limite al 12%. «La proposta di legge affronta una questione centrale per lo sviluppo del nostro Paese e soprattutto del Veneto spiega il senatore Urso Qui, infatti, il settore turistico alberghiero ha un ruolo fondamentale per la Regione. Vogliamo tagliare i denti ai vampiri del web, come sono stati definiti da Report nell'inchiesta di Manuele Bonaccorsi. I giganti del web che succhiano il sangue del sistema turistico e alberghiero del territorio, imponendo dei compensi per i servizi di prenotazione fuori mercato. E' un esproprio delle risorse del territorio. Vogliamo porre un tetto ai loro compensi, che secondo noi non deve superare il 12%».
I colossi web arrivano a pretendere fino al 30% di commissioni. Le grandi catene alberghiere riescono a contrattare condizioni migliori arrivando al 14% ma le piccole e medie imprese, che in Italia sono il 95% del tessuto produttivo italiano sono costrette a pagare di più. Gli albergatori pagano una percentuale agli operatori web in base anche alla visibilità. Più la struttura è visibile sul web più si paga di provvigione, che può arrivare fino al 20%. Anche le indicizzazioni sui motori di ricerca, in genere, favoriscono questi portali mentre il sito internet della struttura spesso si perde nelle pagine di interne. «Noi sappiamo che a Verona e Trento le associazioni alberghiere si sono associate creando alternative sul territorio aggiunge Urso Ma servono regole. A partire dalla Web tax, che tassa del 3% i giganti del web, che non viene applicata perché manca il decreto attuativo. Dall'inizio dell'anno a oggi si sono persi circa 700 milioni di euro. Noi vogliamo aumentarla dal 3 al 6% per poi destinare un sesto al settore turistico alberghiero che manca di risorse. A sostenere la proposta di legge, ieri, c'erano anche Raffaele Zanon e Filippo Ascierto di Fratelli d'Italia, l'onorevole Elisabetta Gardini e la consigliera Eleonora Mosco.
Elisa Fais