AGRICOLTURA
PADOVA In occasione della giornata turismo, Coldiretti spinge la campagna. Secondo Scaramuzza (Terranostra) «dall'emergenza sanitaria arrivano nuove esperienze vincenti: dal take away all' agri-drive in».
La giornata del turismo, rileva Coldiretti Padova, assume più valore quest'anno, perchè «difendere i primati del Veneto non è stato facile, l'emergenza sanitaria ha intaccato i numeri delle presenza ma non la qualità dei servizi offerti, soprattutto in campagna dove la natura e gli agricoltori hanno giocato un ruolo importante».
A parlare dunque è Diego Scaramuzza presidente regionale degli agriturismi di Terranostra Campagna Amica. I dati di Coldiretti a livello nazionale registrano un cambio di rotta rispetto alle abitudini pre Covid.
Due italiani su tre (66%) hanno visitato i borghi durante l'estate 2020, alla scoperta di prodotti e tradizioni meno conosciuti, ma anche per sfuggire al rischio del sovraffollamento nelle spiagge e nelle località turistiche più battute, di fronte all'emergenza coronavirus.
I mesi estivi hanno evidenziato come la montagna veneta sia stata la meta gettonata per escursioni e soste in malghe e nei rifugi. Agricampeggi aperti sulle sponde dei laghi per soste aperte ai camperisti. Attivita' sportive, pedalate sulle green way in pianura e sui colli con spuntini, pranzi e cene, oltre a pernottamenti e soggiorni. Ed ancora intrattenimenti didattici e spazi per gli animali da compagnia, «perchè le realtà agrituristiche sono anche pet friendly».
«Da sottolineare c'è lo sforzo compiuto dagli operatori - ricorda Diego Scaramuzza - che con l'inizio della fase 3, interpretando la normativa regionale e seguendo le disposizioni della legge d'orientamento, hanno sperimentato forme alternative come il take away, delivery per le mense degli uffici, le consegne dei pasti a domicilio: solo in Veneto la task force degli operatori agrituristici ha consegnato 20mila menu a chilometro zero direttamente a casa e 12mila piatti pronti agli indigenti: un servizio che non ha prezzo, e che ha permesso alle famiglie di mangiare prodotti sicuri e di qualità. Da questa opportunità si sono sviluppate innovazioni aziendali come l'agri drive in, l'agriamburgheria, il country fast food. Non sarà più possibile tornare indietro - concude Scaramuzza - per questo la legislazione deve essere all'altezza di interpretare le esigenze della collettività ed aiutare le imprese agricole a mettere in campo tutte le performances possibili».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA In occasione della giornata turismo, Coldiretti spinge la campagna. Secondo Scaramuzza (Terranostra) «dall'emergenza sanitaria arrivano nuove esperienze vincenti: dal take away all' agri-drive in».
La giornata del turismo, rileva Coldiretti Padova, assume più valore quest'anno, perchè «difendere i primati del Veneto non è stato facile, l'emergenza sanitaria ha intaccato i numeri delle presenza ma non la qualità dei servizi offerti, soprattutto in campagna dove la natura e gli agricoltori hanno giocato un ruolo importante».
A parlare dunque è Diego Scaramuzza presidente regionale degli agriturismi di Terranostra Campagna Amica. I dati di Coldiretti a livello nazionale registrano un cambio di rotta rispetto alle abitudini pre Covid.
Due italiani su tre (66%) hanno visitato i borghi durante l'estate 2020, alla scoperta di prodotti e tradizioni meno conosciuti, ma anche per sfuggire al rischio del sovraffollamento nelle spiagge e nelle località turistiche più battute, di fronte all'emergenza coronavirus.
I mesi estivi hanno evidenziato come la montagna veneta sia stata la meta gettonata per escursioni e soste in malghe e nei rifugi. Agricampeggi aperti sulle sponde dei laghi per soste aperte ai camperisti. Attivita' sportive, pedalate sulle green way in pianura e sui colli con spuntini, pranzi e cene, oltre a pernottamenti e soggiorni. Ed ancora intrattenimenti didattici e spazi per gli animali da compagnia, «perchè le realtà agrituristiche sono anche pet friendly».
«Da sottolineare c'è lo sforzo compiuto dagli operatori - ricorda Diego Scaramuzza - che con l'inizio della fase 3, interpretando la normativa regionale e seguendo le disposizioni della legge d'orientamento, hanno sperimentato forme alternative come il take away, delivery per le mense degli uffici, le consegne dei pasti a domicilio: solo in Veneto la task force degli operatori agrituristici ha consegnato 20mila menu a chilometro zero direttamente a casa e 12mila piatti pronti agli indigenti: un servizio che non ha prezzo, e che ha permesso alle famiglie di mangiare prodotti sicuri e di qualità. Da questa opportunità si sono sviluppate innovazioni aziendali come l'agri drive in, l'agriamburgheria, il country fast food. Non sarà più possibile tornare indietro - concude Scaramuzza - per questo la legislazione deve essere all'altezza di interpretare le esigenze della collettività ed aiutare le imprese agricole a mettere in campo tutte le performances possibili».
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