Acqua pulita per scongiurare il rischio Pfas

Mercoledì 16 Dicembre 2020
Acqua pulita per scongiurare il rischio Pfas
MERLARA
Sarà pronto nel 2022 il tubone anti-Pfas, una tubazione sotterranea lunga quasi 20 chilometri, che congiungerà Cologna Veneta a Merlara, per portare acqua pulita nella Bassa Padovana dopo averla prelevata dal canale Leb. A darne notizia sono i consiglieri di Cia Padova, Mauro Bertin, Davide Bertipaglia, Paolo Zovi, Marco Zambon e Emanuele Bonello, che fanno parte dell'assemblea del Consorzio di bonifica Adige-Euganeo. L'annuncio è stato dato in occasione delle ultime riunioni del Consorzio, una relativa all'area di Este e Montagnana, un'altra riguardante il Conselvano, quando sono stati annunciati interventi imminenti, fra cui appunto il tubone anti-Pfas, per un investimento complessivo di 42 milioni di euro. Tra le altre opere che vedranno la posa della prima pietra nei prossimi mesi ci sono anche due manufatti anti-alluvione, uno nel comprensorio di Anguillara e Pozzonovo e l'altro in quello di Vighizzolo e Sant'Urbano. Richiederanno un investimento pari a 20 milioni di euro ciascuna e permetteranno di scaricare direttamente nel fiume Adige le acque meteoriche in caso di forti nubifragi. La loro portata sarà di 50-60 metri cubi d'acqua al secondo e permetterà di evitare le pesantissime conseguenze già viste in occasione delle cosiddette bombe d'acqua, fenomeni sempre più frequenti. «Le abbondanti precipitazioni registrate sottolinea il presidente di Cia Padova, Roberto Betto suonano come l'ennesimo campanello d'allarme, la guardia va mantenuta alta. Non c'è tempo da perdere, chiederemo nelle sedi più opportune che parte dei fondi del Next generation Eu siano destinati alla corretta manutenzione del territorio, affinché non si verifichino più esondazioni di fiumi o canali. Le alluvioni, come abbiamo sperimentato dieci anni fa, finiscono per mettere in ginocchio tanto l'agricoltura che l'intera popolazione, causando danni ingentissimi». Cia intende chiedere al Governo, attraverso la Regione, un'azione caratterizzata da una metodologia più pragmatica per garantire un'adeguata manutenzione dei corsi d'acqua. «Sul tavolo vi sono molte progettualità che mirano a risolvere definitivamente la criticità del dissesto idrogeologico conclude il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini - siamo pronti a dare sostegno grazie alle nostre rappresentanze nei sette Consorzi di bonifica del Veneto».
Camilla Bovo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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