Abbattuti migliaia di tacchini

Venerdì 13 Ottobre 2017
Abbattuti migliaia di tacchini
VO' EUGANEO
In un allevamento di Vo' Euganeo, e in un altro situato a Pojana Maggiore, nel Vicentino, è stato individuato il virus, ad alta patogenicità, dell'aviaria. La notizia choccante è stata trasmessa ieri pomeriggio dalla Regione del Veneto, che ha immediatamente emanato un'ordinanza contenente tutte le misure necessarie per evitare il diffondersi del virus. A firmarla il presidente Luca Zaia, dopo che l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha confermato il 10 ottobre scorso la presenza del virus, sierotipo H5, nell'allevamento di Pojana Maggiore e l'11 ottobre scorso in quello di Vo'.
Sono così subito scattate le misure obbligatorie di protezione, nel raggio di 3 chilometri dai due allevamenti, e quelle di sorveglianza, nel raggio di 10 chilometri dai focolai, con le relative prescrizioni. «I virus influenzali aviari ad alta e a bassa patogenicità hanno determinato nel corso degli anni epidemie di particolare gravità, dimostrando la capacità di diffondersi rapidamente fra gli allevamenti avicoli del territorio circostante», spiega l'ordinanza regionale, illustrando nel dettaglio le misure da adottare. Intanto già ieri mattina sono stati uccisi migliaia di tacchini risultati infettati dal virus nell'allevamento di Vo' Euganeo. L'azienda avicola si è trincerata nel silenzio, ma pare che verrà rimborsata in base al peso di ogni animale che si è dovuto abbattere.
Parallelamente sono iniziati i controlli a tappeto sugli allevamenti nel raggio di 10 chilometri dalle due aziende. Molti nel Padovano, ovvero a Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Lozzo Atestino, Megliadino San Fidenzio, Montagnana, Ospedaletto Euganeo, Rovolon, Saccolongo, Saletto, Santa Margherita d'Adige, Teolo, Torreglia e la stessa Vo'.
Ma in cosa consistono esattamente le misure imposte dall'ordinanza regionale? Nelle zone di protezione e di sorveglianza andrà fatto il censimento di tutte le aziende avicole e degli animali presenti, con sopralluogo, da parte dei veterinari ufficiali dei servizi delle Ulss, in tutte le aziende commerciali per sottoporre ad esame clinico il pollame e gli altri volatili in cattività.
Dovrà inoltre essere attuata un'ulteriore sorveglianza sierologica e virologica, in modo da individuare l'eventuale ulteriore diffusione dell'influenza aviaria nelle aziende ubicate nella zona di protezione. Ancora più rigide le disposizioni da adottare nelle zone di protezione. Tutto il pollame e tutti gli altri volatili in cattività dovranno ad esempio essere trasferiti e tenuti all'interno di un edificio dell'azienda. O ancora, veicoli e attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattività, o comunque materiale organico, dovranno essere sottoposti ad una o più procedure di disinfezione, così come ogni strumento che possa essere entrato in contatto col virus.
L'ordinanza vieta poi il trasporto di pollame, uova e carcasse, sia su strada che su rotaie, provenienti dagli allevamenti dislocati nel raggio di tre chilometri dai focolai.
Camilla Bovo

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