A 17 anni rapina il kebabbaro a cinghiate: in cella

Giovedì 22 Marzo 2018
A 17 anni rapina il kebabbaro a cinghiate: in cella
CRIMINALITÀ
PADOVA «Si è tolto la cintura, se l'è arrotolata su una mano e ha colpito mio fratello con la fibbia, poi quando sono arrivato, ha preso di mira me». Jakir Bhuiyan, il titolare della kebabberia di corso Umberto I che ha subìto un violento tentativo di rapina da parte di un gruppetto di stranieri, tra cui un ragazzo di 17 anni, è ancora scosso per l'esperienza vissuta. È successo tutto in pochi minuti l'altra sera, poco dopo la mezzanotte, e se sia lui che il fratello hanno avuto solo 5 giorni di prognosi, è grazie al tempestivo intervento di una pattuglia delle Volanti della polizia che passavano lì davanti, hanno visto il tafferuglio e hanno bloccato i tre violenti. Non gli era mai capitato di essere protagonista di una vicenda simile: «Ho questo negozio da 8 anni. Ma sì, a volte càpita che qualcuno faccia il furbo e se ne vada via senza pagare, ma una cosa così non mi era successa mai. Ci sono rimasto male».
L'AGGRESSIONE
Jakir racconta cos'è avvenuto in quei pochi minuti di follia e violenza. «Mio fratello era dietro al bancone che faceva le palle della pizza mentre io ero lì fuori dalla porta sotto al portico a sistemare. Questi tre ragazzi (un albanese minorenne, un connazionale di 21 anni e un afgano di 25, unico regolare in Italia, ndr)si erano presi da mangiare tre panini e li avevano anche già pagati, ma a un certo punto uno di loro è saltato dietro al bancone e ha cercato di aprire la cassa». Da lì è nato il tafferuglio: «Mio fratello se n'è accorto e ha cercato di impedirglielo mettendosi a urlare. Io l'ho sentito e sono rientrato e ho visto il ragazzo più giovane che si sfilava la cinghia dei pantaloni, la arrotolava sulla mano e colpiva con il pugno e la fibbia mio fratello. Poi ha aggredito me». A iniziato a gridare anche il titolare mentre il minorenne continuava a picchiarlo: «Mi ha preso in volto e sulla mano» spiega Jakir che mostra la nocca della mano destra visibilmente rossa e gonfia. Fatica un po' a muoverla. E non è una cosa da poco visto che con le mani lui ci lavora per fare pizze e panini. Alza le spalle rassegnato: «Devo lavorare lo stesso, devo andare avanti con la mia attività. Certo è che non mi era mai capitata una cosa simile. Spaventato? Un po'».
L'ARRESTO
La pattuglia della polizia passava proprio su via Umberto I quando ha visto dalle vetrine della kebabberia il parapiglia. Così i due agenti sono intervenuti e hanno bloccato i ragazzi. I poliziotti hanno sorpreso C.T., 17 anni, mentre ancora colpiva il titolare. Per questo il giovane è stato arrestato. Aveva già un precedente per furto commesso ad Avetrana in provincia di Taranto. Gli altri due sono stati invece denunciati a piede libero per tentata rapina. Anche loro avevano precedenti per furto.
M.Lucc.
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