«Un giudizio da mantenere sempre»

Mercoledì 1 Luglio 2020
«Il risultato del sondaggio è ovvio. I medici, del resto, sono stati in prima linea nella lotta al Coronavirus. Il punto è che tale stima sociale rispetto alla nostra categoria dovrebbe essere una costante nella quotidianità, proprio come in passato». È questo il primo commento di Domenico Crisarà segretario regionale della Fimmg Veneto (Federazione italiana medici di famiglia).
Non crede, dunque, allo sguardo benevolo del Nordest?
«Sono convinto della sincerità del giudizio nel momento in cui è stato espresso. Ma sono altrettanto certo che tanta indulgenza sia una mera conseguenza della paura della gente e dell'aver visto nei sanitari gli eroi salvatori. Questo capita anche con le forze dell'ordine, il cui indice di gradimento cresce innanzi ad episodi delinquenziali gravi, o con i vigili del fuoco in caso di eventi catastrofici».
Le parrocchie invece sono ultime nella graduatoria.
«Immagino sia dovuto alla chiusura delle chiese, all'assenza fisica dal luogo di culto. Ma anche questa è una situazione contaminata dal Coronavirus».
Cosa ne pensa dei tanti medici sotto i riflettori?
«Credo che discussioni teoriche'dovrebbero avvenire negli atenei e nei laboratori. Agli italiani dovrebbero essere portate solo tesi confermate e sostenute dalla comunità scientifica. Le dichiarazioni devono essere coerenti per non generare confusione e panico».
Anche internet non aiuta, eppure molti si affidano alla Rete quando si tratta di salute.
«Un approccio pericoloso. Non si comprende come le competenze e la presenza di un medico siano fondamentali e la prima vera cura per i pazienti».
Annamaria Bacchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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