Vtp, dopo l'addio di Mion la Regione sceglie Spagna

Domenica 14 Aprile 2019
Vtp, dopo l'addio di Mion la Regione sceglie Spagna
CROCIERE
MESTRE Non sono trascorsi più di quindici giorni da quando Gianni Mion ha detto addio a Vtp, la società che gestisce il porto della Marittima a Venezia e quindi il settore delle crociere. Dopo questa esperienza esterna, la Regione del Veneto, attraverso la sua controllata Veneto Sviluppo, ha deciso di scendere direttamente in campo sostituendo il manager, per anni ai vertici delle società dei Benetton, con un suo uomo: alla guida di Venezia Terminal Passeggeri, dunque, ha messo proprio il presidente di Veneto Sviluppo, Fabrizio Spagna, 54 anni, laureato in Economia a Venezia, specializzato in finanza quantitativa e presidente della finanziaria regionale da marzo del 2017 al posto di Massimo Tussardi. D'altro canto è la Regione che, dopo aver fatto entrare nel 2016 le compagnie Msc, Costa Crociere e Royal Caribbean assieme al gruppo terminalista turco Global Yatirim Holding, ha tenuto per sè, tramite Veneto Sviluppo, la maggioranza di Apvs, la società che controlla Vtp. Fu proprio Spagna, poco dopo metà marzo, a confermare che Mion gli aveva detto di volersi dimettere dopo soli due anni, aggiungendo, però, che «atti formali non ne ha fatti. Se lo farà individueremo il successore. Abbiamo delle rose di nomi da verificare, lo faremo con la Regione».
LE SFIDE
Dalla rosa è saltato fuori il suo di nome, ed ora toccherà proprio a Fabrizio Spagna affrontare le pericolose e delicate questioni sul tavolo: dialogare con le istituzioni locali e il Governo sul problema delle grandi navi bianche che portano i turisti in laguna e in giro per il Mediterraneo e l'Egeo. Una partita fondamentale per il futuro della città, e non solo perché dalla sopravvivenza, anzi dallo sviluppo della crocieristica veneziana, dipende il futuro del settore in tutto l'Adriatico, essendo la Marittima l'hub più importante, quello trainante. Una partita che passa, prioritariamente, per il Governo gialloverde il quale deve decidere la via alternativa, al bacino di San Marco e al canale della Giudecca, da far seguire alle navi per far arrivare i turisti in centro storico. Le istituzioni locali, Regione e Comune di Venezia in testa assieme alle categorie economiche legate alla portualità, stanno facendo pressing sui ministri responsabili affinché si prenda in fretta una decisione, e compito di Spagna sarà anche quello di lavorare affinché si arrivi al più presto alla convocazione di un nuovo Comitatone dato che l'ultimo, il 7 novembre del 2017 all'epoca del premier Renzi, aveva deciso di spostare le grandi navi a Porto Marghera, in zona industriale, scelta bocciata dal governo attuale che preferisce soluzioni più lontane, tipo Chioggia o le bocche di porto. (e.t.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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