Via il tumore che rallenta la crescita: salva bimba di 9 anni

Domenica 20 Settembre 2020
L'OPERAZIONE
TREVISO Un tumore raro, appena al di sotto degli emisferi cerebrali, che rischiava di danneggiare irrimediabilmente l'ipofisi, provocando non solo il progressivo rallentamento della crescita, ma anche seri disturbi endocrini e l'insorgenza di diabete insipido. Una neoplasia che si sarebbe trasformata in una condanna per una bambina di 9 anni. Ma la piccola, grazie a un delicato quanto sofisticato intervento chirurgico effettuato all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, potrà guardare al futuro con maggiore serenità. Ora intraprenderà infatti un ciclo di cure specifiche con eccellenti prospettive di una completa guarigione.
L'intervento è stato portato a termine dall'équipe multidisciplinare composta dai due neurochirurghi Jacopo Del Verme e Martina Cappelletti, dall'otorinolaringoiatra specialista in chirurgia endoscopica rino-sinusale Massimo Sonego, dall'anestesista Fabia Signoretto oltre che dal team infermieristico di supporto agli specialisti. La giovane paziente, dopo le indagini cliniche eseguite nell'ospedale di provenienza, era stata inviata al Ca' Foncello dove da anni opera un team multidisciplinare che si dedica proprio alla terapia mini-invasiva delle patologie dell'ipofisi con una tecnica che, grazie ai miglioramenti tecnologici degli ultimi decenni, si avvale di una metodica endoscopica a fibre ottiche evitando approcci esterni molto traumatici e per questo non più utilizzati.
IL CASO
Di interventi del genere a Treviso ne sono già stati eseguiti diversi: questo tipo di patologia, però, di solito riguarda persone adulte. Era la prima volta che a soffrirne era una bambina così piccola. Le difficoltà tecniche dovute alla ristrettezza degli spazi chirurgici e alla complessa situazione anatomica dell'ipofisi (la ghiandola si trova infatti molto vicina a strutture delicate come il cervello, i bervi cranici fra cui quelli della vista, ndr) erano infatti acuite dalla giovanissima età della paziente e dalle dimensioni corporee, che risentivano del rallentamento della crescita. L'intervento ha consentito di giungere alla precisione della diagnosi permettendo l'esame istologico, che ha rivelato trattarsi di germinoma. Oltre a costituire una tappa basilare nella cura della bambina, ricoverata nel reparto di Pediatria e già in fase di miglioramento dal punto di vista metabolico, l'intervento chirurgico ha posto le basi per mettere a punto le prossime cure ed evitarle sofferenze.
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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