TURISMO
VENEZIA Via libera dalla Regione alle zone benessere negli alberghi,

Mercoledì 9 Gennaio 2019
TURISMO
VENEZIA Via libera dalla Regione alle zone benessere negli alberghi, anche se in locali più angusti rispetto alla legge. Lo prevede la delibera che consente «alcune limitate deroghe» alla normativa urbanistica, allo scopo di favorire l'ammodernamento degli hotel, un problema spesso sottolineato per esempio per Cortina anche in vista dei grandi eventi sportivi che il Veneto ospiterà (Mondiali di sci alpino nel 2021) o per cui si candida (Olimpiadi Invernali del 2026).
LE NORME
Le deroghe riguardano l'utilizzo di locali accessori in strutture ricettive alberghiere esistenti e già classificate. Secondo quanto spiegano da Palazzo Balbi, si tratta di ambienti non provvisti di determinati requisiti di illuminazione e aerazione, previsti dall'attuale normativa edilizia ed igienico sanitaria, e non corrispondenti ai parametri di altezza indicati dalle vigenti disposizioni in materia. «L'obiettivo è quello di aumentare la qualità dell'offerta turistica veneta e accrescerne la competitività afferma l'assessore regionale di comparto Federico Caner e per farlo è imprescindibile che gli alberghi si dotino di nuovi e più funzionali servizi: dalle aree per wellness e fitness, ai locali per il ricovero e la custodia di attrezzature sportive, ai depositi di materiali che garantiscano una più efficiente organizzazione. In diversi casi, soprattutto nelle strutture meno recenti, questi spazi possono idoneamente essere utilizzati per tali scopi grazie a soluzioni alternative e compensative, consentite dall'innovazione tecnologica nei settori illuminotecnico e dell'areazione, tali da garantire la funzionalità, l'igienicità e la sicurezza di ambienti dove non è richiesta la presenza continuativa di lavoratori addetti».
GLI ESPERTI
Sulla base di un documento elaborato da un gruppo di esperti, la delibera autorizza delle deroghe ai parametri fissati per alcune tipologie di locali da adibire a servizi accessori all'interno di strutture alberghiere esistenti. Per quanto riguarda specificatamente le altezze, si prevede la possibilità di derogare ai 2,70 metri di altezza minima, consentendo, in alcuni casi, a seconda delle tipologie, altezze minime di 2,20 metri (area benessere) e di 2,40 metri (fitness). Tali deroghe, precisa la Regione, sono da escludere per le strutture alberghiere di nuova costruzione e anche per i nuovi volumi alberghieri di strutture ricettive alberghiere esistenti. «Una deroga equilibrata e di buon senso conclude l'assessore Caner che assicura il rispetto delle fondamentali esigenze igienico sanitarie degli ambienti e nel contempo favorisce il recupero di spazi esistenti da parte delle aziende, garantendo ai nostri operatori turistici le medesime opportunità di cui beneficiano i territori appartenenti a Regioni a statuto speciale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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