Spaccare la famiglia reale, l'impresa dell'ex attrice che non era riuscita a Diana

Martedì 9 Marzo 2021
IL PERSONAGGIO
LONDRA Lady D, è vero, ha fatto molti danni alla monarchia britannica. Ma Meghan rischia di farne di più. La prima alla fine ha dato alla Corona lo stimolo per riformarsi, per diventare più umana e vicina alla gente. Le condizioni, ai tempi, erano però diverse: la regina era ancora abbastanza giovane da recuperare la situazione, soprattutto dopo la tragica e prematura morte della principessa del popolo, e Diana stessa era un personaggio in grado di colpire l'immaginario collettivo, ma non aveva la volontà precisa di manipolarlo.
Voleva essere soprattutto capita e amata, uscire dalla gabbia di solitudine in cui si sentiva costretta, come dimostra la straziante storia di come la famosa intervista alla BBC fu ottenuta (alimentando le sue paranoie a colpi di documenti bancari falsificati).
UN'ALTRA STORIA
La storia di Meghan è diversa, perché mentre Diana rappresentava un sogno o un ideale la vergine aristocratica data in sposa all'orco traditore l'ex attrice americana di Suits è una donna moderna, in cui per molta parte dell'opinione pubblica è facile rispecchiarsi.
Artefice del suo successo, indipendente, emancipata, con una famiglia d'origine terrificante che non fa che attaccarla e una acquisita che vorrebbe non averla mai incontrata, un divorzio e qualche errore alle spalle, di etnia mista, salutista, portatrice di tutti quei valori positivi e talvolta vacui che vanno forte sui social: Meghan è la ragazza della porta accanto nel senso più contemporaneo, l'influencer a cui tutti pensano di poter somigliare con un po' di yoga e qualche succo vegetale.
Quella che non ha paura di parlare di malattia mentale o di tendenze suicide, che racconta il suo aborto spontaneo o la sua depressione post-parto, che crede in sé stessa ma ti mostra sempre un suo difetto per farti sentire a tuo agio. Il tintinnio del registratore di cassa non è mai troppo distante, anche quando gli argomenti sono solidi. E per gli inglesi non c'è niente di più irritante di questa nonchalance tutta americana, soprattutto perché mette in difficoltà la monarchia, spaccando la famiglia in un momento in cui il paese, destabilizzato da Brexit e Covid, ha più bisogno che mai di quell'aura di eccezionalità che Elisabetta sa rappresentare così bene e che forse il suo successore non sarà all'altezza di preservare.
LA QUESTIONE RAZZIALE
Meghan attacca tutto, vede i Windsor come una società con manager scadenti, è abbastanza pop e sfrontata da paragonarsi alla Sirenetta che una volta giunta sulla terra perde la voce e non può più cantare. Sa di avere dalla sua un argomento forte: il 44% degli abitanti di Londra non sono bianchi e si riconoscono in lei, per non parlare del resto del mondo. Buckingham Palace non rispecchia questa diversità e lei e i suoi figli sarebbero stati un'occasione d'oro per migliorare. Lo sa lei, lo sapevano loro. Ma questo non basta per pensare stravolgere regole secolari e minacciare la mistica che regge la monarchia: se trasformi tutto in una telenovela, rischi di finire a ballare sulle macerie per una stagione o poco più, prima di svanire.
Cri. Mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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