Smog, Rovigo la maglia nera in arrivo limitazioni al traffico

Domenica 5 Gennaio 2020
Smog, Rovigo la maglia nera in arrivo limitazioni al traffico
INQUINAMENTO
ROVIGO Rovigo maglia nera del Veneto per l'inquinamento atmosferico, seguita da Cittadella ed Este in provincia di Padova e Legnago nel veronese. In queste quattro zone, da venerdì, come previsto dall'accordo interregionale del Bacino Padano che detta le linee guida per le città di oltre 30 mila abitanti, è attivo il Codice Arancione. Fino a martedì 7 gennaio, nonostante l'Arpav abbia già decretato l'inizio delle più aspre restrizioni dettate dall'Arancione, le ordinanze antismog emesse dalle amministrazioni comunali sono sospese, motivo per cui in questi giorni possono tranquillamente circolare anche i veicoli alimentati a gasolio della categoria Euro 4. Il problema, però, inizierà al termine del tradizionale periodo festivo invernale, quando scatteranno nuovamente i blocchi del traffico per i veicoli maggiormente inquinanti: martedì l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, infatti, emetterà il primo dei suoi due bollettini settimanali e pare che oltre a Rovigo anche le altre province venete di pianura saranno colpite dal Codice Arancione, visto che le previsioni per i prossimi giorni mostrano un possibile peggioramento delle concentrazioni di polveri sottili. Dal giorno di Natale fino a ieri per Padova, Vicenza, Verona, Venezia e Treviso le cose sono andate piuttosto bene. La città del Santo, ad esempio, secondo i dati della centralina in zona Arcella, ha avuto il suo picco maggiore il 1. gennaio, con 125 microgrammi di Pm10 per metrocubo d'aria, oltrepassando di 25 microgrammi la soglia oltre la quale l'Arpav definisce l'aria pessima. Ma per gli altri giorni, seppure i dati dimostrino sforamenti oltre la soglia massima consentita, i Pm10 hanno avuto concentrazioni altalenanti. Discorso analogo per Mestre: un picco sempre di 125 microgrammi il primo giorno del 2020, mentre per il resto delle giornate si è rimasti attorno agli 80 microgrammi di Pm10, quando agli sgoccioli di dicembre non si era però mai andati oltre i 35. Le cose sono andate meglio a Treviso e ancora di più a Vicenza.
PICCHI IN POLESINE
Nel Veneto meridionale non è così. Dal giorno di Natale al 3 gennaio, solo una volta a Rovigo lo smog si è attestato sotto i 50 microgrammi (il 28 dicembre), arrivando ad inaugurare il 2020 con ben 109 microgrammi di terribili polveri cancerogene. In definitiva, nella Città delle Rose negli ultimi 8 giorni ci sono stati mediamente 70,5 microgrammi di particelle microscopiche sospese per aria: il capoluogo con il maggiore inquinamento di tutta la regione. Uno smog, poi, che non conosce confini geografici e contagia anche le zone limitrofe in cui è attiva l'ordinanza per la limitazione dell'inquinamento. Nella bassa veronese - mentre la centralina all'ombra del balcone di Giulietta registrava il suo picco massimo di 79 microgrammi solo il 1. gennaio - la situazione registrata dalla centralina di monitoraggio Arpav mostra un grafico simile a quello di Rovigo. E ad Este idem. Martedì il nuovo verdetto Arpav, con l'incubo per molti automobilisti dell'attivazione del Codice Rosso, con ulteriori limitazioni al traffico.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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