SCUOLA
VENEZIA In Veneto non mancano solo medici. C'è carenza anche di insegnanti di sostegno. Una situazione difficile se si considera che, in rapporto agli alunni con disabilità, la regione Veneto è quella che ha il minor numero di insegnanti di sostegno. La segnalazione è della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell'handicap. E ora, a farla propria, è il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti che ha interessato della questione il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti.
I NUMERI
Il primo dato che Ciambetti segnala al ministro riguarda gli alunni stranieri. La percentuale di alunni stranieri con disabilità sul totale degli alunni con certificazione è pari al 13%, mentre quella degli alunni stranieri sul totale degli alunni è pari al 9,7%. Si osserva però - fa presente Ciambetti - una particolare concentrazione degli alunni stranieri con disabilità nelle regioni settentrionali, quali la Lombardia (23,8% del totale degli alunni con disabilità), l'Emilia Romagna (22,3%), il Veneto (21%), mentre in Campania e in Sardegna si scende all'1,7%. Non solo: il 45% del totale degli alunni con certificazione si colloca nelle regioni settentrionali e, nel caso degli alunni stranieri con disabilità, si arriva al 70%. Il problema è che non ci sono sufficienti insegnanti di sostegno. E anche qui a parlare sono i numeri: il contingente dei docenti per il sostegno sul totale de docenti è di circa il 17,9%, ma con notevoli differenze territoriali; sono il 17,7% nel Nordovest, il 15,2% nel Nordest, il 20,2% al Centro Italia, il 17,9% al Sud. «In Veneto - ha segnalato la Fish - ogni insegnante segue in media 2,190 alunni, mentre la media nazionale è 1,85; per raggiungere il valore medio nazionale ne servirebbero 1.000 in più».
LA RICHIESTA
E qui si arriva alla nota dolente: a seguito del decreto ministeriale 948 del 2016, sul totale dei posti disponibili per i corsi finalizzati al conseguimento della specializzazione sul sostegno, al Veneto sono stati assegnati solo 850 nuovi posti, di 500 all'Università di Padova e 350 a Verona, su un totale di 14.224 posti istituiti. E altrove? In Calabria 1.150 insegnanti ammessi, in Puglia 1.240, in Campania 1.460, in Sicilia 1.491. Non solo. Perché sul fronte dei diplomati ammessi a frequentare i corsi di laurea in Scienze della formazione primaria, l'attuale Governo gialloverde ha confermato i contingenti del precedente esecutivo. 300 posti per il Veneto, 683 per la Campania.
Di qui l'appello di Ciambetti al ministro Bussetti: «Ti chiedo un'azione di sostegno ancora più incisiva per le nostre scuole, i nostri insegnanti, le nostre comunità, ma soprattutto per i nostri studenti».
(al.va.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA In Veneto non mancano solo medici. C'è carenza anche di insegnanti di sostegno. Una situazione difficile se si considera che, in rapporto agli alunni con disabilità, la regione Veneto è quella che ha il minor numero di insegnanti di sostegno. La segnalazione è della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell'handicap. E ora, a farla propria, è il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti che ha interessato della questione il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti.
I NUMERI
Il primo dato che Ciambetti segnala al ministro riguarda gli alunni stranieri. La percentuale di alunni stranieri con disabilità sul totale degli alunni con certificazione è pari al 13%, mentre quella degli alunni stranieri sul totale degli alunni è pari al 9,7%. Si osserva però - fa presente Ciambetti - una particolare concentrazione degli alunni stranieri con disabilità nelle regioni settentrionali, quali la Lombardia (23,8% del totale degli alunni con disabilità), l'Emilia Romagna (22,3%), il Veneto (21%), mentre in Campania e in Sardegna si scende all'1,7%. Non solo: il 45% del totale degli alunni con certificazione si colloca nelle regioni settentrionali e, nel caso degli alunni stranieri con disabilità, si arriva al 70%. Il problema è che non ci sono sufficienti insegnanti di sostegno. E anche qui a parlare sono i numeri: il contingente dei docenti per il sostegno sul totale de docenti è di circa il 17,9%, ma con notevoli differenze territoriali; sono il 17,7% nel Nordovest, il 15,2% nel Nordest, il 20,2% al Centro Italia, il 17,9% al Sud. «In Veneto - ha segnalato la Fish - ogni insegnante segue in media 2,190 alunni, mentre la media nazionale è 1,85; per raggiungere il valore medio nazionale ne servirebbero 1.000 in più».
LA RICHIESTA
E qui si arriva alla nota dolente: a seguito del decreto ministeriale 948 del 2016, sul totale dei posti disponibili per i corsi finalizzati al conseguimento della specializzazione sul sostegno, al Veneto sono stati assegnati solo 850 nuovi posti, di 500 all'Università di Padova e 350 a Verona, su un totale di 14.224 posti istituiti. E altrove? In Calabria 1.150 insegnanti ammessi, in Puglia 1.240, in Campania 1.460, in Sicilia 1.491. Non solo. Perché sul fronte dei diplomati ammessi a frequentare i corsi di laurea in Scienze della formazione primaria, l'attuale Governo gialloverde ha confermato i contingenti del precedente esecutivo. 300 posti per il Veneto, 683 per la Campania.
Di qui l'appello di Ciambetti al ministro Bussetti: «Ti chiedo un'azione di sostegno ancora più incisiva per le nostre scuole, i nostri insegnanti, le nostre comunità, ma soprattutto per i nostri studenti».
(al.va.)
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