Rifondazione non ci sta: «Mai col partito del Mose» E spunta l'ipotesi Ruffini

Venerdì 20 Dicembre 2019
L'ANNUNCIO
PADOVA «Noi non possiamo stringere alleanze con il partito del Mose e del Jobs Act». Rifondazione comunista si smarca dal Partito democratico e punta alla corsa in solitaria in vista delle prossime elezioni regionali. Si allunga, dunque, la lista dei pretendenti alla poltrona più alta di palazzo Balbi, pronti a sfidare il governatore uscente Luca Zaia. Ad annunciare la presa di distanza dal centrosinistra, più o meno allargato, che si presenterà alle prossime regionali è stato ieri mattina a Padova il segretario regionale di Rc Paolo Benvegnù. Un annuncio che, per qualcuno, arriva inaspettato dal momento che tra i papabili nella sfida a Zaia c'è il vicesindaco della città del Santo Arturo Lorenzoni. Lo stesso Lorenzoni che in occasione delle amministrative 2017 era sostenuto da Coalizione civica, un contenitore di cui Rifondazione era parte integrante.
I MOTIVI
«Per noi il problema non è il candidato, ma la presenza del Partito Democratico ha scandito Benvegnù - Noi non possiamo appoggiare chi, da sempre, sostiene le gradi opere. I Dem sono sempre stati a favore del Mose, della Pedemontana e, più in generale, di progetti che hanno un impatto devastante sul nostro territorio. Che dire poi dell'appoggio dei democratici al referendum sull'autonomia? Un referendum che rischia di aprire la strada a un processo di disgregazione dell'unità nazionale. Com'è noto ha detto ancora l'esponente di Rifondazione il nostro partito è sempre stato e sempre sarà dalla parte dei lavoratori. A fronte di questo, ci risulta impossibile allearci con chi ha licenziato il Jobs act, un provvedimento che ha avuto effetti devastanti sulla vita di centinaia di migliaia di lavoratori». «Per tutti questi motivi, per noi è impossibile correre con il centrosinistra - ha continuato Benvegnù Non per questo vogliamo rinunciare a candidarci. Lo faremo con il nostro simbolo e con un nostro candidato che, con ogni probabilità, verrà sostenuto da alcune realtà che, in questi anni, sono state protagoniste di lotte sociali e ambientali». E proprio da questi mondi dovrebbe uscire l'aspirante governatore. Per il momento, Rifondazione preferisce non fare nomi. Tra le ipotesi in campo potrebbe esserci quella della padovana Daniela Ruffini, già assessore alle Politiche abitative nella giunta di centrosinistra guidata da Flavio Zanonato e, attualmente, consigliera di Coalizione civica in Comune a Padova. Ruffini, tra le alte cose, ha alle spalle una lunga esperienza nelle lotte per il diritto alla casa.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci