Pescando tra i talenti all time espressi dal vivaio del Montebelluna si potrebbero

Giovedì 6 Giugno 2019
Pescando tra i talenti all time espressi dal vivaio del Montebelluna si potrebbero allestire facilmente almeno due squadre competitive per giocarsela anche in serie A. L'icona è stato Aldo Serena, bomber che vestì le 4 maglie dei grandi club di Milano e Torino, protagonista della cavalcata azzurra nei giorni magici dei mondiali in Italia del 1990. Marino Magrin - che arrivava dal Bassano - fu valorizzato dal biancoceleste ed ebbe l'ingrato compito di sostituire Michel Platini alla Juve. A proposito di Le roi: fu annullato da Carletto Osellame in un Cagliari-Juventus nel corso del quale il pugnace mediano montebellunese si appiccicò al francese come fece Gentile con Maradona ai mondiali di Spagna. Alla Juve approdò giovanissimo Renato Buso negli anni di Ian Rush (esordio a 17 anni!), mentre Daniele Pasa a Udine fu ribattezzato con il fin troppo impegnativo appellativo di figlio di Zico. Attilio Tesser, che da allenatore ha appena pilotato il Pordenone in serie B, era il terzino volante di Napoli e Udinese; sui tecnici formatisi nel vivaio biancoceleste e arrivati ad alto livello si dovrebbe aprire una corposa parentesi, basti ricordare che Roberto Venturato ha appena sfiorato l'impresa di portare in serie A il Cittadella dei miracoli. E poi Dino Spadetto (Samp), Gastone Marchi (Fiorentina), Tonino Tessariol (Piacenza), Mauro Bressan che in viola trafisse il Barcellona di Figo e Rivaldo con una rovesciata da 25 metri che fece il giro del mondo. Mentre Maurizio Rastelli nell'estate 1978 si presentò in un campetto di Montebelluna con tale Daniel Bertoni, suo compagno alla Fiorentina, fresco campione del mondo. (ti.gra.)
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