Minutillo, la prescrizione taglia le confische

Mercoledì 1 Maggio 2019
Minutillo, la prescrizione taglia le confische
VENEZIA Cinquantacinque pagine per spiegare gli ultimi cinque patteggiamenti del caso Mose, ma soprattutto la confisca di oltre 23 milioni di euro disposta a loro carico. Il giudice per l'udienza preliminare Gilberto Stigliano Messuti ha depositato le motivazioni della sentenza emessa lo scorso febbraio, che riguarda l'ex presidente della Mantovani costruzioni, Piergiorgio Baita, l'ex direttore amministrativo della società, Nicolò Buson, Pio Savioli in rappresentanza del Coveco, il faccendiere Mirko Voltazza e Claudia Minutillo (foto), ex segretaria dell'allora presidente della Regione, Giancarlo Galan, ai quali sono state applicate pena tra 20 e 24 mesi.
La confisca poteva essere ben superiore, ma molti dei reati si sono prescritti, l'ultimo dei quali poche settimane prima della sentenza: è così che a Minutillo è stato possibile confiscare solo 33 mila euro.
La confisca più ingente - quasi 11 milioni di euro a testa - è stata disposta a carico di Baita e Buson in relazione alla presunta mazzetta per il disinquinamento di Marghera. Sono finiti in prescrizione gli atti per corrompere Galan e l'allora generale della Guardia di Finanza, Emilio Spaziante; prescritti anche una parte degli atti per corrompere l'ex assessore regionale Renato Chisso. Non prescritti, invece, gli episodi corruttivi che hanno visto protagonista l'allora presidente del Magistrato alle acque, Patrizio Cuccioletta. (gla)
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