LO STRAPPO
VENEZIA Agnelli, altri che Fratelli. Gli alleati di Giorgia Meloni

Lunedì 3 Agosto 2020
LO STRAPPO VENEZIA Agnelli, altri che Fratelli. Gli alleati di Giorgia Meloni
LO STRAPPO
VENEZIA Agnelli, altri che Fratelli. Gli alleati di Giorgia Meloni dicono che non c'è alcun problema se il documento sull'autonomia redatto dal governatore Luca Zaia non è stato firmato. «L'autonomia - ripetono - si farà e si farà con un governo di centrodestra con dentro FdI». Obiezione: e allora perché non firmate? Risposta: FdI firmerà la carta sull'autonomia voluta dalla Lega nello stesso istante in cui la Lega firmerà la carta sul presidenzialismo voluta da FdI. Do ut des? Luca De Carlo, coordinatore veneto di FdI, scuote la testa: «Ma no, non è uno scambio, semplicemente gli alleati si sosterranno a vicenda». Dettaglio tutt'altro che ininfluente: ieri l'incarico a rispondere alla Lega è stato affidato dal partito nazionale a De Carlo, «pari grado» del segretario della Liga veneta Lorenzo Fontana che aveva lanciato l'aut aut agli alleati.
Riepilogo delle puntate precedenti. Capitolo uno: la Lega, con il governatore Luca Zaia presenta agli alleati un documento sull'autonomia che nessuno, né Silvio Berlusconi per Forza Italia né Giorgia Meloni per Fratelli d'Italia, al momento firma; gli azzurri spiegano che la firma non c'è stata perché non c'è stata ancora l'occasione ma fanno presente che Forza Italia in Veneto ha già aggiunto la parola autonomia nel proprio simbolo, segno che il partito è assolutamente d'accordo. Capitolo due: la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, giovedì 30 luglio arriva in Veneto, a Bovolone (Verona), e qui con i cronisti sulla questione glissa. Firmerà il documento di Zaia? La risposta è una non risposta: «Abbiamo già firmato fior fiore di documenti sull'autonomia, noi di Fratelli d'Italia abbiamo una parola sola». Capitolo tre: l'indomani, venerdì 31 luglio, a Padova si riunisce il direttorio della Liga veneta capitanata dal segretario Lorenzo Fontana che è pure vice segretario federale, cioè il numero due di Salvini. Il verdetto ricalca le parole del bulldog veneto, l'assessore Roberto Marcato: o gli alleati firmano la carta sull'autonomia o alle elezioni si va ognuno per conto proprio.
DO UT DES
L'indomani, ieri, tocca a Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d'Italia, rassicurare gli alleati leghisti. Ma non è una promessa senza richieste: è un do ut des. Ossia: noi, Fratelli d'Italia firmiamo il documento sull'autonomia e voi, Lega, firmate il nostro documento sul presidenzialismo. De Carlo, ovviamente, dice che «non è uno scambio». «Il mio Comune, Calalzo, al referendum del 2017 sull'autonomia ha avuto la più alta affluenza e la più alta percentuale di sì di tutta la provincia di Belluno e questo dovrebbe bastare per dire quanto a FdI stia a cuore l'autonomia. Come ha detto Giorgia Meloni, noi abbiamo una parola sola e siamo sempre stati leali». Ma FdI firmerà o no il documento di Zaia? «Non è colpa nostra se l'autonomia non è stata ancora accordata al Veneto - dice De Carlo - e ricordo che FdI dal momento in cui è stata avviata la trattativa sull'autonomia non ha avuto incarichi di governo». Tradotto: eri tu, Lega, a essere al governo con Conte e il M5s e non hai portato a casa niente. De Carlo ripete le parole di Meloni: «Solo con un governo di centrodestra il Veneto potrà avere l'autonomia». Corse solitarie? Strappi? De Carlo sorride: «L'alleanza non è in discussione». Però precisa: «Quando Salvini, Meloni e Berlusconi saranno al tavolo, oltre al documento di Zaia caro alla Lega ci sarà anche quello sul presidenzialismo e sulla norma anti-inciucio caro a Fratelli d'Italia. Sarà naturale trovare un accordo».
LA BOCCIATURA
La palla a questo punto torna nel campo leghista: Salvini firmerà la riforma sul presidenzialismo? A microfoni spenti i leghisti veneti spingono per la rottura dell'alleanza: «L'autonomia si fa a costituzione vigente e quindi si può fare domani, mentre il presidenzialismo prevede una modifica costituzionale e quindi tempi lunghi. È evidente che questo argomento serve per allungare i tempi e non fare nulla. Quindi la proposta di scambio va respinta».
GLI ATTACCHI
E gli attacchi di FdI alla Lega sul territorio? De Carlo sorride: «Stucchevole la polemica dei leghisti, noi abbiamo sempre dimostrato equilibrio e lealtà, non mi pare ci si possa esprimere un giudizio da un post su Facebook, è normale dialettica. Altrimenti saremo tutti della Lega». E allora se è tutto a posto quand'è che sarà ufficializzata la coalizione? «Il prima possibile, i cittadini sono stanchi di questo tira e molla».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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