LE PREVISIONI
dal nostro inviato
SUSEGANA (TREVISO) Vista dal cocuzzolo della

Sabato 14 Settembre 2019
LE PREVISIONI
dal nostro inviato
SUSEGANA (TREVISO) Vista dal cocuzzolo della tenuta Val de Brun, la vendemmia 2019 di Prosecco è un secchio colmo di emozione e responsabilità. Quella appena iniziata, infatti, è una raccolta dell'uva che vanta due primati per l'area marchiata Unesco: la prima dopo l'iscrizione delle colline di Conegliano e Valdobbiadene nella lista del Patrimonio Mondiale, ma anche la prima senza l'uso del glifosato dopo l'inserimento del divieto nel protocollo viticolo del Consorzio di tutela. Così, sullo sfondo delle polemiche legate al nome del vino, è già tempo di previsioni: «Meno quantità ma più qualità», afferma Coldiretti Veneto, stimando il calo medio sull'ordine del 10-15%, con punte del 50% nelle zone colpite dalle grandinate estive, compensato però da qualità organolettiche tali da promettere un'ottima annata in cantina.
I CARRI
Sulla dorsale collinare della Sinistra Piave, in queste ore è tutto un andirivieni di carri carichi di grappoli. Il primo colpo di forbici è stato dato simbolicamente alle 9.30 nel vigneto di Astoria Vini in Crevada fra Susegana e Refrontolo, così come altrettanto emblematicamente La Vigna di Sarah ha proseguito fino alle 24 la vendemmia notturna sul Col di Luna a Vittorio Veneto. Ma al di là dei singoli gesti aziendali, è tutta un'economia territoriale che vive attorno a questa fase stagionale: basti pensare che il sistema Prosecco a Nordest conta 4.000 aziende agricole, con l'impegno di circa 100.000 addetti alla raccolta, capace di determinare un effetto moltiplicatore lungo la filiera per l'indotto imprenditoriale e occupazionale che genera.
I vertici della categoria prevedono che complessivamente la produzione di Prosecco, fra Docg e Doc sugli oltre 24.000 ettari sparsi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, scenderà attorno ai 400 milioni di bottiglie. «La quantità sarà inferiore al 2018 conferma Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso che però era stato anomalo per l'eccessiva abbondanza, rispetto al 2017 che a sua volta era stato insolitamente negativo a causa delle gelate. Diciamo che quest'anno torneremo nei ranghi del 2015-2016, quindi alla normalità rispettosa del disciplinare di produzione e sostenuta da un'alta qualità, perché l'uva è sana». «Purtroppo per alcuni nostri produttori colpiti dagli episodi di grandine di fine luglio e agosto fa sapere Andrea Colla, numero uno di Coldiretti Venezia la percentuale si abbassa fino ad un 50%, in meno con gravi conseguenze economiche. Tuttavia la qualità delle uve quest'anno si attesta tra le migliori, garantendo una produzione di grande eccellenza».
Spiegano i tecnici dell'associazione di categoria, con particolare riferimento all'area Unesco: «La prima vendemmia sulle colline riconosciute Patrimonio dell'Umanità si preannuncia di assoluta qualità grazie al giusto equilibrio tra grado zuccherino e acidità e all'ottimale stato sanitario delle uve. Dopo un inverno piuttosto fresco, che ha registrato temperature in linea con il periodo, il territorio ha subìto una primavera più fresca e piovosa della media che ha causato un ritardo nel germogliamento e a seguire un'estate giustamente calda, con un andamento termico tipico della stagione».
LE REGOLE
Ma questa per la Docg Conegliano Valdobbiadene è anche la prima raccolta con le nuove regole, a cominciare dal divieto di impiego del glifosato, per continuare con la progressiva estensione della certificazione Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), basata sulla riduzione al minimo dell'uso in vigneto delle sostanze chimiche di sintesi. «Ma c'è grande attesa anche per la Doc sottolinea Polegato visto che le annunciate modifiche al disciplinare di produzione dovrebbero prevedere, forse già dalla vendemmia 2019 o al più tardi dalla stagione 2020, il via libera al Prosecco Rosé, ottenuto dall'incrocio tra Glera e Pinot Nero. In un momento di grande successo per i rosé nei mercati mondiali, l'obiettivo per la provincia di Treviso sarebbe di arrivare in 5 anni a 50 milioni di bottiglie».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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