LE FIRME
VENEZIA Hanno firmato in sessanta, dal capogruppo in consiglio regionale

Domenica 18 Novembre 2018
LE FIRME
VENEZIA Hanno firmato in sessanta, dal capogruppo in consiglio regionale Stefano Fracasso con i colleghi Pigozzo, Salemi, Sinigaglia, Zanoni e Zottis (ma non Azzalin e neanche Alessandra Moretti), fino all'ex senatrice Laura Puppato, passando per consiglieri comunali e semplici iscritti. Un appello per dire al Pd che il prossimo congresso dovrà essere un congresso vero, «che parli ai cittadini» e che affronti i temi cari al Veneto. Nel giorno in cui l'assemblea nazionale del Partito Democratico avvia la fase congressuale e la corsa alle primarie, i dem veneti cercano di riportare l'attenzione sulla politica e sulle cose da fare, giusto per evitare che ci si spacchi un'altra volta sui nomi.
LE PROPOSTE
Vogliamo offrire un contributo di idee al congresso del Pd, un contributo che permetta al partito di parlare ai Veneti. Vogliamo evitare - recita il manifesto - che il congresso si risolva in una corsa a sostenere questo o quel candidato senza un confronto su quale progetto per il Paese. Dal Veneto, dalle sue contraddizioni e dalle sue opportunità lanciamo ai candidati alla segreteria nazionale del partito alcune richieste, ritenute più urgenti e per noi prioritarie, per aprire un confronto che parli ai cittadini. E una domanda sul come essere e fare partito. Sette i temi proposti, dall'Europa alla distribuzione di ricchezza (Vogliamo che al centro della re-distribuzione ci siano il lavoro e l'impresa), dallo sviluppo sostenibile all'immigrazione (Al fermiamoli a casa loro' sostituiamo il formiamoli a casa loro'). Non manca il richiamo all'autonomia, con la richiesta di un partito che scelga con chiarezza la strada del decentramento e dell'autonomia differenziata. Fino all'ultimo appello: Vogliamo un partito federale fino in fondo. (al.va.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci