«Ladini a rischio di estinzione» Rapporto all'Europarlamento

Domenica 23 Febbraio 2020
«Ladini a rischio di estinzione» Rapporto all'Europarlamento
L'ALLARME
BELLUNO La minoranza ladina delle Dolomiti venete è a rischio estinzione. Il grido d'allarme viene alzato dal movimento autonomista Bard, che sul rapporto stretto tra autonomia della provincia di Belluno e minoranza linguistica ladina ha rivendicato la specificità di un territorio che è uguale alla provincia di Trento con i ladini della Val di Fassa e a quella di Bolzano con i ladini di Badia e Gardena. In uno studio intitolato Rapporto sulle cause della progressiva estinzione delle minoranze linguistiche ladine della provincia di Belluno, in conseguenza delle politiche attuate dallo Stato italiano, vengono analizzati il percorso storico delle vallate a nord della provincia bellunese, la loro progressiva perdita di autonomia dopo la fine della Repubblica di Venezia, una mancata politica di sostegno della minoranza ladina da parte della Repubblica nata dopo il fascismo, lo scarso interesse della Regione Veneto dagli anni Settanta in poi, fino all'attuale dimezzamento dei fondi per la Federazione tra i Ladini del Veneto per il sostegno della cultura ladina.
LA DENUNCIA
Il rapporto riferisce con crudo realismo lo spopolamento, la fragilità territoriale, la speculazione esterne per interessi sportivi internazionali, la concorrenza delle autonomie speciali dell'area dolomitica confinante con il Trentino Alto Adige. Il rapporto è stato consegnato all'europarlamentere Herbert Dorfmann in una riunione del Bard a Belluno, affinché l'esponente della Svp lo consegni all'Ocse, auspicando un intervento di richiamo su questa mancanza da parte dell'ente europeo nei confronti dello Stato italiano. «Da sempre, e in particolar modo in questi anni, le popolazioni ladine del Bellunese non vedono riconosciuti i loro diritti di minoranza linguistica. - ha sottolineato il presidente del Bard, Andrea Bona - e visto che i nostri ripetuti appelli a livello nazionale continuano a cadere nel vuoto, abbiamo deciso di mobilitare i livelli superiori, ricorrendo, tramite Herbert Dorfmann all'Ocse. Questo report, così come quello presentato al Consiglio d'Europa che aveva prodotto come risultato un richiamo ufficiale per l'Italia, intende portare oltre i confini provinciali la questione del Bellunese e della sua necessità di autonomia, che come da anni andiamo ripetendo è ormai questione gravemente democratica e non, come qualcuno pensa, meramente economica. L'eurodeputato altoatesino ha inquadrato la situazione delle minoranze linguistiche a livello europeo segnalando la similarità della Ladini dolomitica con altre zone a rischio estinzione della piccola lingua. La situazione del mondo ladino deriva da una politica del divide et impera, che ha suddiviso le vallate ladine in tre diverse province ha sottolineato Dorfmann e che ha portato a una scarsa collaborazione tra queste realtà, collaborazione che sarebbe invece fondamentale per una minoranza così piccola». L'urgenza della salvaguardia della minoranza ladina è vista anche in prospettiva dei grandi eventi sportivi di Cortina dei prossimi anni. Lo Stato e la Regione - sostiene il Bard - non possono ignorare il popolo che da oltre un millennio vive e produce cultura in queste valli. S'è sempre parlato di Cortina come luogo ideale per lo sport invernale ma non s'è mai nominata la minoranza ladina che ci abita.
Lucio Eicher Clere
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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