LA STORIA
BELLUNO L'ultima cestovia delle Dolomiti, quella che dal passo Fedaia

Venerdì 6 Settembre 2019
LA STORIA
BELLUNO L'ultima cestovia delle Dolomiti, quella che dal passo Fedaia arriva ai 2626 metri di altitudine di Pian dei Fiacconi, sulla Marmolada, si prepara a chiudere per sempre i battenti. Lo storico impianto che risale il versante trentino del massiccio è in funzione dal 1974 ed è ormai prossimo al giorno del suo fine vita. C'è tempo sino a domenica 15 settembre per concedersi l'ultimo giro su questa seggiovia decisamente vintage, non a caso ribattezzata funivia nostalgica. Poi le funi, i tralicci e i caratteristici cestini dove salgono i passeggeri verranno definitivamente smantellati dopo 45 anni di onorato servizio. Nella sua lunga storia, l'impianto ha trasportato a Pian dei Fiacconi più di 3 milioni di passeggeri sia in estate, sia in inverno.
L'arrivo, accanto al rifugio Pian dei Fiacconi, è un perfetto punto di partenza per chi vuole salire a Punta Rocca e a Punta Penia, la vetta più alta della Regina delle Dolomiti, risparmiando 600 metri di dislivello.
A SECONDA DEI GUSTI
Itinerari, questi, adatti a escursionisti esperti e attrezzati poiché si tratta di un ambiente di alta montagna con passaggi sul ghiacciaio da affrontare con la giusta preparazione, meglio se accompagnati da una guida alpina. Decisamente più abbordabile la breve escursione al rifugio Ghiacciaio Marmolada che dista 5 minuti da Pian dei Fiacconi e si può raggiungere seguendo un percorso a gradoni. Alla portata di tutti è invece la gita con la cestovia che da sola regala le emozioni di un'esperienza unica.
Certo, per entrare e uscire dai cesti è necessaria una certa dose di atleticità ed equilibrismo poiché si sale in corsa, aiutati comunque dal personale che fornisce le dovute istruzioni prima di chiudere il cancelletto di sicurezza. Inizia così la salita, lasciandosi alle spalle il Lago Fedaia con le sue acque color smeraldo. Poi si sorvola rapidamente un bosco di conifere che lascia il posto alle ultime chiazze d'erba prima che il paesaggio diventi lunare, dominato dalla ghiaia e dalle rocce levigate dall'erosione del ghiacciaio.
VISTA MOZZAFIATO
Il panorama si fa via via più spettacolare con l'orizzonte che si apre regalando, lungo percorso, una veduta mozzafiato prima sulle Dolomiti bellunesi (dal Pelmo al Civetta) e quindi sul gruppo del Sella e del Sassolungo. Il viaggio, sospesi nel vuoto dominando uno scenografico paesaggio alpino, dura una quindicina di emozionanti minuti, da vivere da soli o in compagnia di un'altra persona: sui cesti, nei quali si sta in piedi tenendosi al bordo, c'è posto al massimo per 2 passeggeri. All'arrivo, un addetto porge il braccio per agevolare il saltello necessario per lasciare il cesto e poggiare i piedi sul terreno. La storia della cestovia è quindi giunta alle battute finali, ma è già pronto il progetto del nuovo impianto.
«Realizzeremo una cabinovia con cabine da 10 posti l'una spiega Alex Mahlknecht, amministratore delegato della società Funivie Fedaia Marmolada proprietaria della struttura -. Siamo in attesa che si completi l'iter burocratico e contiamo di avviare il cantiere nella primavera del prossimo anno. La portata dell'impianto sarà di 500 persone l'ora, poco più rispetto alla vecchia cestovia. Migliorerà notevolmente il comfort poiché le 17 cabine chiuse consentiranno di ripararsi dal vento e pure l'accesso sarà molto più agevole essendo una cabinovia ad agganciamento automatico. Anche gli anziani, i disabili in carrozzina e le famiglie con il passeggino potranno salirci».
La stazione d'arrivo sarà posta 50 metri più in alto rispetto a quella attuale, in una zona meno esposta alle valanghe. Il nuovo impianto viaggerà a una velocità di 3,5 metri al secondo, il doppio rispetto alla cestovia, ma notevolmente meno di altri impianti del Dolomiti Superski (il carosello sciistico di cui farà parte) che viaggiano sui 5-6 metri al secondo. Al Pian dei Fiacconi si salirà comodamente ma senza fretta, concedendosi tutto il tempo per godersi il panorama al cospetto della Regina.
Andrea Ciprian
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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