LA SITUAZIONE
PADOVA La zona a traffico limitato a Padova è un colabrodo.

Sabato 28 Dicembre 2019
LA SITUAZIONE
PADOVA La zona a traffico limitato a Padova è un colabrodo. Nonostante 64mila autorizzazioni concesse dal Comune ogni anno che già annullano il concetto, ogni giorno le telecamere d'ingresso rilevano 210 infrazioni. Dall'1 gennaio al 15 dicembre significa 77mila 054 multe. Che al ritmo di 83 euro l'una ridotte a 58 più spese di notifica se pagate entro 5 giorni, fanno sempre oltre 4 milioni e mezzo per la Giunta. Incasso illusorio visto che metà non le paga. E comunque l'amministrazione ne farebbe volentieri a meno, visto il degrado imperante: automobili in sosta dappertutto, dai marciapiedi alle corsie preferenziali. Del resto è la città più attrattiva del Veneto. Ogni giorno secondo le statistiche della Regione entrano 120mila auto. E di queste solo 76.199 dalla provincia.
I RECORD
Questa voracità da buco nero spiega in parte perché qualcuno accetti di pagare il prezzo della multa. Non si spiega infatti come i quattro varchi per le corsie preferenziali a parte quello che dà sulle piazze che è il più rispettato (328 multe) abbiano fatto in media dalle 2300 alle 4500 infrazioni ciascuno. Poi c'è una telecamera killer, quella della stazione. Che uccella gli ignari che pensano di attraversarla in direzione della fiera. Sbagliato: 25.696 multe. Ma se questo possiamo definirlo un impianto viperetta, si nasconde fino all'ultimo, ben altro discorso va fatto per il varco di via del Santo che dalla basilica immette verso il centro. Lì lo vedono tutti e bene. Eppure fa 11 mila 296 multe in un anno, 32 al giorno. È disubbidienza volontaria.
I PERMESSI
D'altro canto i locali si tramandano il pass. Ci sono quelli con il permesso fisso: i 9.700 residenti. Ma anche gli oltre 23mila che arrivano nei due garage entro le mura o i 7mila degli alberghi. Fanno tutti parte degli oltre 50mila permessi temporanei rilasciati ogni anno.
Il Comune ci ha provato in tutti i modi. Allarga e stringi, cambia orari e modalità. Poi ha preso una decisione. Entro l'anno metterà 33 telecamere di nuova generazione che blinderanno la ztl, segnalando non solo quando e chi entra ma anche quando esce. Perchè fino ad ora un furgoncino delle consegne poteva rimanere dentro tutta la giornata anche se aveva un permesso a tempo. Con una spesa di 1,4 milioni controlleranno anche la classe di chi entra cioè gli euro 0 nei giorni in cui devono stare in garage perché il Pm10 è alto. E sono preparate anche a scoprire se si è pagata l'assicurazione. Ma l'opzione non è al momento all'ordine del giorno. Non solo: nel 2020 sarà allargata la zona rossa (0-24) a piazza duomo in cambio di una certa elasticità di orario nel resto delle aree sorvegliate. Oggi in pratica si può entrare solo di notte o la domenica mattina fino alle 14, in futuro il centro sarà blindato dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì. Ma la trattativa con ristoratori e negozianti prosegue.
I POSTI AUTO
Uno dice: è colpa del fatto che non ci sono parcheggi. Mica vero: la città ha 10mila posti auto: cinque parcheggi scambiatori con 2300 posti, 16 parcheggi in struttura per 4.200 posti. Il resto sono strisce blu e bianche. Ma non bastano.
Per questo il Comune sta concludendo uno studio sulla mobilità e i parcheggi in centro storico. «Dobbiamo considerare quante auto possono entrare senza creare intasamenti, per cui è inutile creare mille posti in un parcheggio all'inizio di corso Milano come nell'area ex Prandina se poi nessuno si muove» dice Lorenzoni. «Ma possiamo tararli in base alla portata delle strade, guardando all'intera rete».
IL PARK INTELLIGENTE
C'è molto di più. «Quando avremo le nuove telecamere chiederemo a tutti di rinnovare il pass. Chi non lo fa entro due mesi sarà cancellato». Pulizia. E i parcheggi? «Siamo molto avanti con un gruppo di privati intenzionato a costruire un autosilos in via Sarpi, molto vicino alla stazione: 1.100 posti, tre piani, convenzionati con il Comune. Sarà rivoluzionario. Conto di portare chi sosta fino in centro con le navette senza conducente di Next e di far arrivare la spesa che si fa nelle piazze direttamente al parcheggio per consentire agli utenti di rimanere di più». E il commercio? «Un giorno i pacchi saranno consegnati dai droni, ci stiamo pensando».
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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