La Fondazione Dolomiti vuole far parte dei Giochi

Sabato 11 Luglio 2020
BELLUNO La Fondazione Dolomiti Unesco vuole essere coinvolta nell'organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali MilanoCortina 2026. La richiesta è stata formulata da Mario Tonina, assessore all'ambiente della Provincia autonoma di Trento, presidente di turno della Fondazione, che ha inviato una lettera ai ministri Sergio Costa, Paola De Micheli, Dario Franceschini, Vincenzo Spadafora, Federico D'Incà e al sottosegretario alla Presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro. La Fondazione richiede un adeguato coinvolgimento all'interno degli organi previsti dalla legge olimpica, in particolare il Consiglio olimpico congiunto, il Forum per la sostenibilità dell'eredità olimpica e paralimpica e la Società infrastrutture Milano-Cortina, che realizzerà le opere necessarie per organizzare il grande evento sportivo. La richiesta nasce dal fatto che diverse località interessate dai Giochi rientrano nei nove siti individuati da Unesco nel 2009, quando concesse alle Dolomiti il riconoscimento di patrimonio dell'umanità. Il vasto territorio delimitato da Unesco comprende aree montuose delle province di Belluno nel Veneto, Pordenone e Udine in Friuli - Venezia Giulia, Bolzano e Trento in Trentino Alto Adige. La presidenza della Fondazione ruota fra le province, in ordine alfabetico, ed ora è la volta di Trento, con l'assessore Tonina. La sede della Fondazione, sin dall'inizio, è stata accolta dall'amministrazione comunale di Cortina d'Ampezzo, che ha messo a disposizione numerosi locali nello storico palazzo del Comun Vecio. Un anno fa, il 26 giugno 2019, due giorni dopo l'assegnazione delle Olimpiadi 2026 all'Italia, Tonina disse: «Anche a seguito dell'assegnazione dei Giochi, che saranno anche delle Dolomiti, dobbiamo tenere alto questo nome. I Giochi saranno la prima edizione sostenibile, per uno sviluppo duraturo, con una sostenibilità duratura».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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