L'EMERGENZA
BELLUNO Il Nevegal, campo-scuola di sci per eccellenza non solo dei

Domenica 27 Settembre 2020
L'EMERGENZA
BELLUNO Il Nevegal, campo-scuola di sci per eccellenza non solo dei bellunesi, ma, negli anni, di migliaia di bimbi trevigiani (e non solo), è prossimo alla chiusura. Solo un miracolo potrebbe salvare la stagione invernale. E con gli impianti di risalita se ne andrebbero, a catena, 150 posti di lavoro, ci sarebbero 30 maestri di sci disoccupati, e mancherebbero dai 10 ai 15 milioni nelle casse del Comune di Belluno.
È lo scenario prospettato ieri in una conferenza stampa dagli operatori del Colle e da Vivaio Dolomiti, associazione impegnata nello sviluppo del territorio bellunese. Venerdì mattina, infatti, il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ha annunciato che l'acquisizione degli impianti di risalita da parte del Comune non avverrà prima di marzo 2021. Sono in vendita in quanto la società proprietaria, Alpe del Nevegal, senza aiuti, si è arresa ed ora è in liquidazione. Ma l'operazione, con la costituzione della New.co per il Nevegal, più volte annunciata, è in alto mare.
I POSTI DI LAVORO
«Ben 150 persone non avranno più un'attività dice Gianni Pastella, di Vivaio Dolomiti Non capisco come mai ci siano vertenze sindacali e grandi prese di posizione da parte delle istituzioni per alcune fabbriche della provincia e poi non si faccia nulla per un comprensorio che porta al Comune un indotto economico di circa 10-15 milioni di euro. Sono soldi che mancheranno». Tra chi rischia di rimanere a casa ovviamente i maestri di sci. La scuola sci club del Nevegal ne conta circa una trentina ma ce ne sono molti anche a valle. «Il rammarico è grande ha commentato il direttore della scuola Alessandro Molin . Abbiamo 5mila primi ingressi all'anno e si tratta di una stazione che fa da collegamento tra la pianura e tutte le Alpi bellunesi. Inoltre le ricadute non si fermeranno qui. Basti pensare al circuito Lattebusche che muove il più alto numero di bambini in tutto il Veneto. Se continua così tra due anni morirà».
L'ESASPERAZIONE
E poi ci sono gli investimenti. Perché Alessandro Molin, in vista della stagione invernale, ha già stampato quasi tremila euro di dépliant per pubblicizzare il Colle. Soldi persi nel caso in cui gli impianti rimarranno fermi. L'esasperazione è ai massimi livelli. Tanto che qualcuno è arrivato a chiedere addirittura le dimissioni del sindaco Massaro. «Chiedo alle forze politiche di minoranza di preparare una mozione di sfiducia ha detto senza mezzi termini Checco Zaino, gestore del B&b omonimo in Nevegal - Massaro sta causando dei danni economici e di visibilità al Colle e deve prendersi le sue responsabilità». Poi ha fatto un bilancio di quest'estate: «Abbiamo lavorato molto, nonostante l'emergenza sanitaria. La gente è arrivata volentieri. Ma la gente deve venir qui e avere qualcosa da fare». La risposta dell'opposizione non si è fatta attendere. Domani, intanto, ci sarà consiglio comunale a Palazzo Rosso e una possibile, anche se difficile da realizzare, mozione di sfiducia.
LO SPIRAGLIO
Uno spiraglio c'è: è quello del partner privato, Unifarco, azienda bellunese leader nel campo farmaceutico, che doveva essere un tassello fondamentale dell'operazione New.co del Comune. «Siamo disposti a garantire delle risorse per la stagione invernale sul Nevegal. La situazione è complessa ha spiegato ieri mattina, al telefono, Massimo Slaviero, ceo Unifarco . Sembra che ci sia una qualche volontà dell'amministrazione e dell'Alpe a tirarla lunga in maniera esagerata. Io non posso far altro che dire questo: ho la possibilità di partecipare all'asta per la gestione degli impianti. Da imprenditore è semplice». Per Slaviero sarà necessario anche un intervento da parte della Regione. «Nessun privato andrà mai a dissanguarsi per il Colle ha chiarito . La Regione dovrebbe mettere due-tre milioni di euro. Gli impianti infatti sono patrimonio della popolazione. C'è un interesse a tenerli in piedi? Se la risposta è sì, l'Alpe deve facilitare la procedura. Altrimenti che chiudano tutto».
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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