L'assistente-fidanzata fa retromarcia

Sabato 21 Ottobre 2017
IL CASO
TREVISO «Vengo discriminata solo perché sono la compagna di Borrelli. Per questo ho deciso di continuare a lavorare con l'eurodeputata Isabella Adinolfi a titolo completamente gratuito. Non è giusto, perché il lavoro va sempre pagato. Ma almeno questo mi consente di mettere fine alle polemiche: non voglio danneggiare chi ha creduto in me e chi mi sta accanto». Maria Angela Riva, attivista trevigiana del Movimento 5 Stelle, era finita nella bufera nei giorni scorsi perché ingaggiata come tirocinante nello staff dell'eurodeputata campana Adinolfi, rappresentante dello stesso gruppo grillino che a Bruxelles ha come capo proprio il suo compagno David Borrelli, eurodeputato di Treviso da sempre molto vicino a Grillo e Casaleggio.
I due hanno respinto con forza l'accusa di rappresentare un caso di casta. Borrelli ha sottolineato che lui non c'entrava nulla. Le polemiche, però, non si sono placate. E così ieri la sua compagna ha deciso di rinunciare all'ultimo stipendio da stagista. Si parla di circa 1.400 euro al mese lordi, come riferisce la diretta interessata. A fine ottobre terminerà il suo stage. Ma ha già annunciato che continuerà a lavorare gratis come collaboratrice di Adinolfi. «Il mio non è affatto un passo indietro spiega Riva lavoro come tirocinante nello staff dell'europarlamentare da quasi un anno. Visto che ora il mio compenso è diventato un problema, però, ho deciso di non percepirlo più. Non voglio che chi mi ha dato fiducia e chi mi sta vicino venga penalizzato».
Tutto il clamore degli ultimi giorni l'ha colta di sorpresa. Per questo ha deciso di dare un taglio netto. «Ci tengo a sottolineare che sono stata assunta da Adinolfi, con incarico fiduciario, e non dall'Europarlamento. E non ho mai avuto alcun tipo di benefit evidentemente, però, avere una retribuzione minima per un lavoro che richiede specifiche competenze è una macchia. Allora è meglio non essere pagati».
LE COMPETENZE
Riva è laureata in Storia dell'arte. Ha lavorato come critica, come guida e come esperta di comunicazione nell'ambito dell'arte. «Anche negli ultimi mesi ho sempre svolto la mia attività», rimarca. Come a dire che quello stipendio da stagista non rappresentava una miniera d'oro a cui aggrapparsi. Su questo usa parole nette anche lo stesso Borrelli: «Qualcuno ha voluto far passare il messaggio che lei si fosse attaccata alla mammella dei soldi pubblici per chissà quale cifra. Tanto chiasso sul nulla cosmico: è stata solo una polemica elettorale. Dato che il problema era il suo stipendio da stagista, ha preferito rinunciarci. È stata una scelta sua prima, ed è una scelta sua adesso. Che io rispetto. Siamo insieme, ma ognuno ha la sua vita. Lo dimostra anche il fatto che quando la collega mi ha detto che voleva inserirla nel suo staff mi sono fatto mettere nero su bianco che io non c'entravo nulla».
Sulla questione ieri è intervenuta direttamente Isabella Adinolfi. «Maria Angela è una donna, è una professionista ed è una mia collaboratrice. È stata scelta dopo aver valutato il suo modo di lavorare, la sue competenze rispetto alla tematiche affrontate nella commissione di cui faccio parte al Parlamento europeo tira le fila la decisione di prestare la sua attività professionale gratuitamente e di continuare ad essere al mio fianco non può che farle onore e smentire qualsiasi pettegolezzo. Dopo tutto quello che ho letto, devo constatare con amarezza che abbiamo davanti a noi un'altra battaglia da vincere: quella del pregiudizio tra uomo e donna. È ora di dire basta».
Mauro Favaro
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