IL TOTONOMI
VENEZIA In consiglio regionale del Veneto ci sarà uno speaker

Venerdì 9 Ottobre 2020
IL TOTONOMI
VENEZIA In consiglio regionale del Veneto ci sarà uno speaker unico per i 34 eletti della galassia leghista. I tre gruppi - Zaia Presidente, Lega, Veneta Autonomia - avranno ciascuno un capogruppo, ma uno dei tre sarà poi il coordinatore unico. Un ruolo non di poco conto, sia dal punto di vista politico che amministrativo, che infatti entra di diritto nel risiko della formazione della nuova giunta regionale. Il governatore Luca Zaia l'altro giorno, in diretta social e televisiva dall'Unità di crisi della Protezione civile di Marghera, ha invitato i suoi a darsi una calmata: «Vedo tanti appetiti, serve umiltà». Contattato ieri dal Gazzettino, si è trincerato dietro a un no comment: «Chi vivrà, vedrà». I tempi però stringono. L'insediamento del consiglio regionale è ipotizzato per giovedì 15 ottobre. Il giorno dopo, venerdì 16, o al massimo sabato 17, Zaia potrebbe comunicare la sua nuova giunta. E scontentare un bel po' di gente.
LE CASELLE
I posti disponibili sono 10. La galassia leghista ne avrà 9, il decimo andrà a Fratelli d'Italia, che porta a Palazzo Ferro Fini 5 consiglieri. In lizza c'è Elena Donazzan, di cui Zaia ha sempre avuto stima: «Rompiscatole ma grande lavoratrice», ha detto della vicentina in più occasioni. Nel partito di Giorgia Meloni ci sono però forti pressioni territoriali sul veronese Daniele Polato (difficile però che Zaia si porti in giunta un condannato in primo grado per firme false elettorali), ma anche sul veneziano Raffaele Speranzon. Dicono che Forza Italia, che ha 2 consiglieri, non entrerà in giunta anche se Zaia ha stima di Elisa Venturini sin dai tempi dell'alluvione del 2010, quando la forzista era sindaco di Casalserugo. Il punto è che il secondo consigliere è il veronese Alberto Bozza, sponsorizzato da Flavio Tosi. E questo escluderebbe un incarico a Venturini perfino in ufficio di presidenza.
VICENZA
Tornando alla galassia leghista, in terra berica la situazione è fluida. Si dà per certa la riconferma di Manuela Lanzarin, che lascerebbe il posto a Milena Cecchetto, ex sindaco di Montecchio Maggiore. Due possibilità per Roberto Ciambetti: di nuovo presidente del consiglio oppure un ritorno in giunta. Ad ambire a diventare assessore è Nicola Finco.
BELLUNO
In pole position Gianpaolo Bottacin, anche se i rumors di Palazzo non escludono un recupero di Franco Gidoni, non eletto. Zaia, del resto, ha sempre detto che non ci sono rendite di posizione per gli assessori uscenti. Sta di fatto, però, che il risultato di Bottacin a Belluno non ha precedenti: oltre 9mila voti su una popolazione di appena 200mila abitanti.
TREVISO
Tant'è, ad aspirare sono in parecchi. C'è l'assessore uscente al Turismo Federico Caner. L'ex capogruppo zaiana Silvia Rizzotto, che però è arrivata quarta su cinque. RadioLega racconta che l'outsider potrebbe essere Sonia Brescacin che ha fatto il record di preferenze e però ha un problema: è di San Vendemiano, compaesana del governatore. Due dello stesso municipio sarebbe un eccesso. E c'è Alberto Villanova, presidente uscente della commissione Cultura. Da considerare anche le surroghe: se in giunta entrasse un eletto della lista Lega (Caner o Marzio Favero), in consiglio entrerebbe Giampiero Possamai, che è il primo dei non eletti. Viceversa, in lista Zaia Presidente il subentrante sarebbe Stefano Busolin rimasto fuori a vantaggio di Nazzareno Gerolimetto per una manciata di voti. Ma la vera domanda è: Treviso avrà un solo assessore o due? Con 9 caselle e 7 province, ci saranno 5 province con un solo assessore e 2 che raddoppieranno. Vicenza, Treviso o Padova?
PADOVA
Scontato che l'assessore uscente Roberto Marcato non farà il consigliere semplice (e c'è chi ipotizza anche il ruolo di presidente del consiglio regionale al posto di Ciambetti o di speaker politico), sono in lizza Fabrizio Boron e Luciano Sandonà. Difficile un ripescaggio di Giuseppe Pan: sarebbe la seconda volta che verrebbe nominato senza essere stato eletto, senza contare che in casa della Lega c'è chi ha fatto i conti e sottolineato che, pur da assessore ad Agricoltura, Caccia e Pesca, ha preso meno voti del 2015. Ma siccome mai dire mai, se Zaia riconfermasse sia Marcato che Pan, in aula entrerebbe il commissario della Lega padovana Filippo Lazzarin, unico dei vari segretari candidati. Anche questa sarebbe una novità.
VENEZIA
L'ex vicepresidente Gianluca Forcolin sarebbe ancora in ballo, anche se ad opporsi alla sua nomina sarebbero proprio esponenti del Veneto Orientale. C'è Francesco Calzavara, uomo che Zaia conosce da tempo. Ma non è escluso che stavolta il governatore peschi nel Veneziano. Difficile da credere, ma il più gettonato era il giovane nuovo vicesindaco di Luigi Brugnaro, Andrea Tomaello.
ROVIGO
L'assessore uscente Cristiano Corazzari ha fatto incetta di voti ed è dato tra i favoriti, anche se c'è chi non esclude una nomina esterna. Potrebbe essere una donna.
VERONA
Elisa De Berti è data per certa. Circola anche il nome del presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, pare sponsorizzato dal segretario della Lega Lorenzo Fontana. De Berti, tra l'altro, è con Bottacin e Lanzarin tra i papabili alla vicepresidenza. Più di Padova, Vicenza, Treviso e Venezia, Verona può ambire ai 2 assessori.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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