IL PROGETTO
VENEZIA Da Bibione a Porto Tolle, spiagge venete sempre più

Venerdì 19 Aprile 2019
IL PROGETTO VENEZIA Da Bibione a Porto Tolle, spiagge venete sempre più
IL PROGETTO
VENEZIA Da Bibione a Porto Tolle, spiagge venete sempre più a misura di disabili: non solo come ospiti, ma anche come operatori. È la novità per l'estate 2019 del progetto Turismo sociale e inclusivo, promosso per il terzo anno consecutivo dalle tre aziende sanitarie del litorale e finanziato dalla Regione, che ne ha curato ieri la presentazione. Grazie a 50 borse-lavoro, altrettante persone fragili potranno svolgere un tirocinio destinato all'inserimento lavorativo nei servizi balneari.
I NUMERI
Le tre Ulss adriatiche (la 3 Serenissima, la 4 Veneto Orientale e la 5 Polesana) coprono un'area dagli imponenti numeri sul piano turistico: nel 2018 sulla fascia costiera sono stati registrati 4.042.590 arrivi e 4.849.818 presenze, costituite per il 32,13% da italiani e per il 67,87% da stranieri. Anche sul piano internazionale, dunque, l'iniziativa è un allettante biglietto da visita, come si era visto nelle ultime due stagioni grazie alle spiagge attrezzate e ai servizi dedicati (dallo sport all'animazione) per la disabilità sia fisica che psichica. Ora al Sociale e al Turismo si aggiunge anche il Lavoro, intesi sia come settori che come assessorati regionali: nell'ambito di una dotazione complessiva di 394.000 euro, infatti, 188.000 saranno dedicati agli stage lavorativi e all'ospitalità abitativa per 50 giorni per le persone selezionate dai Servizi per l'inserimento lavorativo (Sil) di tutte e nove le aziende sanitarie del Veneto.
LE ATTIVITÀ
I tirocinanti si occuperanno di accoglienza, piccole manutenzioni, servizi in spiaggia, ristorazione e verde, ospiti di strutture come i villaggi Marzotto di Jesolo e San Paolo di Cavallino Treporti. L'esperienza sarà anche oggetto di un cortometraggio che verrà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. «Le realtà imprenditoriali del turismo balneare possono creare nuove opportunità di lavoro anche per persone fragili o diversamente abili: con questo progetto apriamo la strada a nuovi percorsi di collocamento mirato e di vita indipendente», ha sottolineato Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale. «È un progetto pilota in Italia e in Europa, dalla grande valenza etica ma anche economica», ha osservato Federico Caner, assessore al Turismo, alludendo ai «37 milioni di disabili in Europa che esprimono esigenze di vacanze e chiedono servizi accoglienti e inclusivi».
Al riguardo Franco Vitale, sindaco di Rosolina intervenuto a nome dei colleghi del litorale, ha evidenziato «la capacità delle istituzioni di fare squadra per tradurre in concretezza il concetto di inclusività». Obiettivo già centrato secondo Carlo Bramezza, direttore generale dell'Ulss 4: «Il bar dell'ospedale di Jesolo è già gestito da giovani diversamente abili e l'Outlet di Noventa di Piave ha già assicurato la disponibilità a quattro assunzioni protette durante la stagione estiva». «La vera sfida ora è nel lavoro di rete dei Sil, che stanno già organizzando, con la collaborazione degli enti locali, delle associazioni e delle realtà turistiche, le vacanze-lavoro indipendenti dei primi 50 giovani disabili del Veneto», ha evidenziato la coordinatrice regionale Silvia Ceschel.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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