IL MALTEMPO
VENEZIA Lo spettro di Vaia torna ad aleggiare attorno al Veneto.

Giovedì 1 Ottobre 2020
IL MALTEMPO VENEZIA Lo spettro di Vaia torna ad aleggiare attorno al Veneto.
IL MALTEMPO
VENEZIA Lo spettro di Vaia torna ad aleggiare attorno al Veneto. In queste ore su siti e profili degli appassionati di meteorologia si moltiplicano mappe e previsioni che annunciano, per questo fine settimana, piogge e venti in misura simile a quelli della tempesta che due anni fa squassò il Nordest. Gli esperti di Arpav sono più prudenti sulle dimensioni della prima ondata di maltempo di ottobre, ma segnalano comunque «tra venerdì 2 e sabato 3 probabile intenso episodio sciroccale con precipitazioni estese e persistenti su zone montane e pedemontane, anche molto abbondanti specie su Prealpi e Dolomiti meridionali», ma con effetti pure sulla fascia costiera, tanto che il sistema regionale della Protezione civile è già in allerta da oggi e domani il Mose potrebbe alzarsi per la prima volta a difesa di Venezia dall'acqua alta.
LA MAREA
L'ha deciso di fatto ieri il Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle opere pubbliche del Veneto e del Trentino Alto Adige. In mattinata sono state approvate le procedure di emergenza per il sollevamento in contemporanea di tutte le paratoie alle bocche di porto, nel caso in cui la marea superi quota 130 centimetri. E siccome i tecnici stimano per dopodomani un possibile livello di 135-140, potrebbe così essere anticipato il test di funzionamento, inizialmente fissato per il 9 ottobre.
I NUMERI
Su questo sfondo, il gruppo Meteo in Veneto annuncia per sabato «probabile tempesta di vento su fascia costiera e comparto montano». Il presidente Marco Rabito precisa che «a questa distanza temporale (oltre 3 giorni) non è ancora possibile stimare l'intensità delle raffiche con sufficiente approssimazione, ma la modellistica propone scenari con picchi anche ben superiori ai 100 km/h in quota». Carlo Bregant, ricercatore del Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell'Università di Padova, si spinge oltre: «Tra venerdì e domenica intenso peggioramento di matrice autunnale. Per sabato le carte sono veramente cattive con una tempesta sciroccale in pieno stile Vaia (raffiche di vento sui 140-150 kmh in montagna). Piogge torrenziali sulle Prealpi con facilmente oltre 500-600 mm cumulati durante l'evento nelle zone più colpite». Per dare una misura del fenomeno, fra il 27 e il 30 ottobre 2018 Arpav registrò a Longarone 715,8 millimetri di precipitazioni e sul monte Cesen raffiche di vento a 192 chilometri orari.
L'AVVISO
La stessa Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale diffonderà oggi un bollettino di condizioni meteo avverse, su cui si innesterà l'avviso di criticità idrogeologica e idraulica emesso dal Centro funzionale decentrato della Protezione civile. «Attualmente diceva ieri pomeriggio il meteorologo Adriano Barbi è confermato un evento intenso sciroccale tipicamente autunnale, che coinvolgerà soprattutto le zone montane e pedemontane, con precipitazioni forti e persistenti. I quantitativi saranno molto abbondanti su Prealpi e Dolomiti meridionali, interessando in particolare le province di Belluno, Treviso e Vicenza. I venti di scirocco potranno essere anche forti sui rilievi prealpini e a tratti forti sulla costa». Come nel disastro di due anni fa? «Al momento risponde l'esperto dalla sede di Teolo non sembra che il fenomeno abbia l'intensità e l'instabilità registrate durante Vaia in termini di temporali e venti, anche se potremo essere più precisi nelle prossime ore. Sicuramente sarà un evento da seguire con attenzione fra venerdì sera e sabato mattina, con un possibile secondo impulso tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, anche se le precipitazioni dovrebbero essere più contenute».
Gianpaolo Bottacin, assessore regionale uscente alla Protezione civile, è cauto: «Per ora i dati indicano perlopiù che avremo difficoltà sui corsi d'acqua secondari per precipitazioni oltre i 100 millimetri, prevalentemente in Valbelluna e in Agordino. Comunque sia, noi siamo pronti, in base al livello di allertamento che sarà diramato».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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