FUMATA BIANCA
VENEZIA Lo strappo è stato ricucito, tra Lega e Fratelli d'Italia

Sabato 17 Ottobre 2020
FUMATA BIANCA VENEZIA Lo strappo è stato ricucito, tra Lega e Fratelli d'Italia
FUMATA BIANCA
VENEZIA Lo strappo è stato ricucito, tra Lega e Fratelli d'Italia è tornato il sereno tanto che oggi il governatore del Veneto Luca Zaia firmerà i decreti di nomina dei dieci assessori e comunicherà, in una conferenza stampa convocata per le 10.30 a Palazzo Balbi, la nascita della nuova giunta. Pare di capire che Zaia abbia chiesto anche la convocazione d'urgenza del consiglio regionale che dovrebbe così riunirsi mercoledì per procedere prima di tutto alle surroghe, cioè far entrare i primi dei non eletti che prenderanno il posto dei consiglieri diventati assessori, e quindi presentare la squadra e il programma di governo da qui al 2025. Una accelerazione resa possibile dal chiarimento raggiunto ieri sera con Fratelli d'Italia.
IL CHIARIMENTO
Lo strappo di giovedì - quando i cinque Fratelli non hanno votato né il presidente dell'assemblea legislativa Roberto Ciambetti né il vicepresidente Nicola Finco, entrambi leghisti - pareva destinato a non avere soluzioni in tempi brevi, tanto più che Fdi non aveva accettato il posto di consolazione di consigliere segretario dell'ufficio di presidenza (occupato poi dalla zaiana Alessandra Sponda) e aveva investito della vicenda la leader nazionale Giorgia Meloni. Ieri mattina si era pure diffusa che FdI non avrebbe neanche più voluto il posto in giunta se Zaia non avesse scelto Daniele Polato, cioè il veronese che era stato proposto come vicepresidente del consiglio ma che la Lega non aveva accettato per via di una condanna in primo grado per firme false in ambito elettorale. Tutte voci che ben presto hanno perso consistenza, come ha confermato nel primo pomeriggio il coordinatore veneto di Fratelli d'Italia, il senatore Luca De Carlo: «Il partito ha rinnovato la fiducia a Zaia anche se avremmo preferito essere rappresentati in ufficio di presidenza del consiglio regionale. Per quanto ci riguarda il governatore può nominare la giunta come ritiene». Quindi incidente chiuso? «Non c'è mai stato un incidente - ha risposto De Carlo - È un confronto politico tra forze politiche». E in serata il «confronto» ha prodotto la fumata bianca.
Dunque FdI entrerà in giunta, a Zaia è stata confermata la rosa di nomi già presentata a suo tempo, ma tra Elisabetta Gardini e Raffaele Speranzon i pronostici danno come favorita la vicentina Elena Donazzan. Dopodiché, con il 9,55% dei voti, è chiaro che FdI si aspetta qualcosa di più di un assessore ed è facile immaginare che si discuteranno altre posizioni, dalle presidenze delle commissioni consiliari a ruoli nelle società e nelle aziende strumentali della Regione. Ma la grana politica è risolta e il governatore può procedere con i decreti di nomina dei dieci assessori.
LE SCELTE
Cinque le riconferme che vengono date per certe: il padovano Roberto Marcato, la vicentina Manuela Lanzarin, il bellunese Gianpaolo Bottacin, la veronese Elisa De Berti, il polesano Cristiano Corazzari. Su Treviso raccontano di un forte pressing su Marzio Favero, a Venezia si parla dello jesolano Francesco Calzavara. Otto assessori, uno per ciascuna delle sette province, tranne Vicenza coperta da Donazzan e Lanzarin. E le altre due province che potrebbero raddoppiare la presenza in giunta? Si parla di Verona, con il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, sponsorizzato a quanto raccontano a Palazzo Ferro Fini dal segretario della Lega Lorenzo Fontana. Il decimo posto in giunta più che Padova con Fabrizio Boron forse se lo gioca Venezia, dove non è ancora tramontata l'ipotesi di ripescare l'ex vicepresidente Gianluca Forcolin, non ricandidato per via del bonus dell'Inps. Se saranno questi gli assessori, in consiglio entreranno forse già mercoledì 9 nuovi consiglieri, i primi dei non eletti in ciascuna provincia.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci