Fratini impallinati sulla spiaggia, parte la denuncia

Lunedì 30 Dicembre 2019
Fratini impallinati sulla spiaggia, parte la denuncia
IL CASO
CAVALLINO-TREPORTI La condanna dell'accaduto è stata dura, tanto che nelle prossime ore verrà formalizzata una denuncia. E non solo per la sorte dei volatili impallinati. Il rischio, infatti, è di aver vanificato con qualche colpo di fucile un progetto unico, quello attuato dal 2018 per monitorare, anche con la tecnologia Gps, gli spostamenti del Fratino, un piccolo trampoliere che nidifica sui litorali. Il fatto: il giorno di Natale, nel tratto di spiaggia di Punta Sabbioni a Cavallino-Treporti, dei cacciatori hanno sparato ad un gruppo di uccelli, ferendo e con molta probabilità uccidendo degli esemplari di Piovanelli pancianera e Fratini.
A scoprire l'accaduto è stato uno dei componenti del Gruppo tutela Fratino, che si occupa del monitoraggio di queste e altre specie migratorie. Sul posto, il volontario ha recuperato un esemplare femmina di Fratino, ferito e sanguinante, che è stato sottoposto con urgenza alle cure del veterinario. In un'ala dell'uccellino è stata riscontrata la presenza di un pallino. Nella zona del ritrovamento alcuni testimoni hanno riferito di aver visto transitare un furgone di colore bianco. Le ricerche dei volontari sono proseguite per tutto il giorno, anche negli altri tratti di spiaggia, individuando due esemplari di Piovanelli pancianera incapaci di volare, per i quali non è stato possibile fare nulla.
LA CONDANNA
«Fratini e Piovanelli non sono cacciabili dicono dall'associazione ambientalista Peluches, che da anni sostiene i progetti di tutela per questi volatili . Il Fratino è una specie considerata a rischio e alcuni esemplari di Cavallino-Treporti sono dotati di anelli identificativi e di rilevatori Gps in modo da studiare le abitudini migratorie della popolazione locale nell'ambito di un progetto coordinato da Ispra. Per questo l'Amministrazione comunale e alcune attività turistiche che fanno parte del Parco Turistico e Assocamping, hanno investito delle risorse per preservare queste specie attraverso delle azioni mirate. Temiamo per la sorte di questi esemplari e per il destino del progetto, soprattutto nell'ipotesi che i cacciatori abbiano colpito altri volatili non recuperati dai volontari». Per questo, l'associazione Peluches nelle prossime ore si rivolgerà all'autorità giudiziaria: «Presenteremo una denuncia contro ignoti e chiederemo all'Amministrazione comunale di vietare la caccia in tutto il territorio comunale».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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