Emergenza medici Zaia: forzerò la mano sul fronte assunzioni

Martedì 6 Agosto 2019
Emergenza medici Zaia: forzerò la mano sul fronte assunzioni
LA DELIBERA
TREVISO Emergenza medici, il governatore del Veneto Luca Zaia è pronto a «forzare la mano». «Non abbiamo mai tirato il freno sulla sanità - dice - I medici sono diminuiti di 250 unità su 68 ospedali. L'organico ideale è di 1300: sulla carenza di dottori, la prossima settimana voteremo una delibera che risponde al problema con un sacco di novità. Bisogna un po' forzare la mano sul fronte assunzioni. Non è possibile che in Italia la specializzazione si faccia in facoltà. Abbiamo 5 anni di gap negativo rispetto all'Europa prima dell'inserimento nel mondo del lavoro. Gli specializzandi devono tornare in corsia».
Nel Veneto dei 70 milioni di euro all'anno investiti in tecnologia medica, dei progetti pilota come il primo centro stomie e incontinenze in Italia presentato ieri a Treviso, dei microprogetti di eccellenza come lo Iov castellano, il problema è sempre il capitale umano. Tecnologia elevata, prestazioni di prima classe per 80 milioni di euro, un bilancio di circa 10 miliardi di euro, cure in trasferta che vedono il Veneto come una tra le prime destinazioni con pazienti da tutta Italia, ma insieme l'incancrenirsi dell'emergenza personale. Zaia sa che l'anello mancante è il turnover. E a questo la Regione cercherà di rispondere con due misure. La settimana scorsa è stata approvata una delibera che consente lo scorrimento di graduatoria da una Ulss all'altra del Veneto: «Se un'azienda sanitaria bandisce ad esempio un concorso per oculisti, le altre possono chiamare un professionista prendendolo da quella lista».
Peccato, però, che nel frattempo il governo gialloverde abbia impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge approvata tre mesi fa che permetteva alle Ulss di attingere per un triennio alle graduatorie dei concorsi.
Nei prossimi giorni, invece, sarà presentata una delibera di cui il governatore non non entra nei dettagli, ma che, nelle sue parole, è destinata a portare «grandi novità sul fronte assunzioni»: «E' una misura importante, sulla quale ci attendiamo anche ricorsi. Ma affronta in maniera organica il tema».
I PROBLEMI
Il macroproblema della carenza di medici ha tuttavia molti rivoli. «Anzitutto, insieme alla carenza di borse di studio, il numero chiuso nella facoltà di medicina - sottolinea Zaia - È impensabile continuare a selezionare i nostri ragazzi a 19 anni con un test di ammissione. Mi batterò perché da noi, come nel resto d'Europa, sia abolito il numero chiuso».
Poi l'iniziativa di richiamare in servizio i neopensionati. «E' ovvio che abbiamo un problema e la soluzione non è semplice. E torno su un tema che è stato banalizzato e impugnato, quello dei medici in pensione. Non è che Zaia affida il futuro della sanità pubblica ai pensionati, a me risulta che abbiamo molti professionisti su cui come Regione abbiamo investito in professionalità e che sono ancora perfettamente attivi. Rinunciare a un gran professionista in salute è assurdo, non significa venir meno ai principi del turnover». E poi c'è il rapporto tra sanità pubblica e privata. «Perchè la legge non impedisce che un professionista formato da noi attraversi la strada e sia assunto nel privato? Mi dicono: la questione è anche economica. Purtroppo la legge non ci consente di lavorare sui contratti. Chiaro che il privato può fare di più e meglio, anche a questo servirebbe l'autonomia».
IL CASO SARDEGNA
La qualità delle cure del Veneto ha un riverbero diretto nella vicenda di Domenico Mantoan, il big manager della sanità veneta chiamato in Sardegna per riorganizzare il settore ma che ha rinunciato all'incarico di commissario. Come sono andate le cose? «Nessun caso Mantoan - dice Zaia - ho dato il mio assenso al governatore Solinas, lui ha fatto la delibera ma la legge non consente la doppia funzione. Confermo però, dopo un colloquio avuto ieri con il governatore della Sardegna, che daremo una mano per rimettere il sistema sanitario in salute secondo il modello veneto».
Elena Filini
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Ultimo aggiornamento: 05:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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