Da Venezia al Vaticano: «Una Corte europea dell'ambiente»

Lunedì 28 Ottobre 2019
IL PROGETTO
VENEZIA «Salviamo il Creato. Rispettiamo la Madre Terra. Assicuriamo giustizia effettiva, proporzionata e dissuasiva per tutelare i diritti dell'uomo e della natura». È la carta-appello per la costituzione di una Corte Penale Europea della Salute e dell'Ambiente che Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte costituzionale, e l'accademico veneziano Antonino Abrami, ex giudice della Cassazione e professore emerito dell'Università di Nova Gorica, hanno consegnato al Santo Padre in occasione del Sinodo sull'Amazzonia.
Si tratta di un progetto partito quasi vent'anni fa da Venezia e che secondo il promotore, il professor Abrami, dovrebbe vedere la città lagunare come sede della Corte. Il progetto prevede anche la contestuale istituzione di una Commissione giuridico-scientifica, la cui realizzazione dovrebbe essere affidata all'International Academy of Environmental Sciences (Iaes) con sede nella stessa città. Il punto - ha spiegato Abrami - è che da quando l'ambiente è diventato parte dei poteri dell'Unione Europea, molti sono stati gli standard adottati. Ma il vero problema è l'applicazione. «Gli Stati membri - ha spiegato Abrami - devono includere nella loro legislazione nazionale solo sanzioni penali in relazione a gravi violazioni delle disposizioni del diritto comunitario in materia di protezione dell'ambiente. Ma nulla sulla effettività-efficacia, sul come possiamo e dovremmo applicare la regola». La Corte Penale Europea per perseguire i crimini ambientali sarebbe «uno straordinario strumento di giustizia».
LA DELEGAZIONE
L'idea di andare in Vaticano per presentare il progetto e ottenere un sostegno dalla Santa Sede non è stata casuale, ma legata al Sinodo dell'Amazzonia appena concluso. Con Abrami e Maddalena c'erano anche l'avvocato argentino e attivista da anni contro la fumigazione con agrotossici Graciela Vizcay Gomez e il veneziano Paolo Dalla Vecchia, avvocato di Cassazione ed esperto di acqua, consulente per le politiche idriche nella provincia di Venezia. «Se vi sarà solo il vivere per il denaro - ha commentato Abrami citando i principali disastri ambientali - allora si avvererà, inevitabilmente, quello che anni fa fu paventato da un popolo indiano d'America che così gridava al vento: Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che il denaro non si può mangiare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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