Bomba day a Mestre, 3.500 evacuati pattuglie anti-sciacalli nell'area rossa

Domenica 2 Febbraio 2020
Bomba day a Mestre, 3.500 evacuati pattuglie anti-sciacalli nell'area rossa
L'OPERAZIONE
MESTRE L'attesa è terminata: il bomba day è finalmente arrivato. Ci sono volute più di due settimane di incontri e confronti in prefettura per mettere a punto tutti i dettagli di un piano mastodontico per liberare Porto Marghera da un ordigno bellico di oltre 226 chili di cui 127 di tritolo. Un dispositivo enorme, appunto, che oggi dovrà da una parte evacuare oltre 3.500 persone, dall'altra disinnescare, rimorchiare in mare e far esplodere al largo del Lido una bomba d'aereo rimasta silente, cinque metri sotto terra, per circa 76 anni.
Per sgomberare l'area il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto ha messo in campo oltre 400 uomini tra forze dell'ordine e protezione civile. Un'azione porta a porta, per suonare al campanello alle persone da trasferire al palasport Taliercio, casa della Reyer e struttura designata, per questa domenica, a punto di raccolta per gli sfollati. Non ci sono solo case, ma anche aziende e sei alberghi: per evitare ingorghi, ai clienti verranno proposti tour alternativi a Venezia: dalle ville della Riviera all'M9 di Mestre. Actv metterà a disposizione dalle 6 alle 7 un servizio gratuito che passerà ogni 5 minuti lungo le fermate Sansovino, Molmenti, Boerio, Forte Marghera con capolinea al Taliercio. L'ultimo treno prima del blocco partirà da Santa Lucia alle 7.10, l'ultimo autobus da piazzale Roma alle 7.26. I parcheggi chiuderanno alle 7, termine ultimo per far uscire le auto. Sempre alle 7 partirà la sospensione del traffico nell'area rossa: vietato farsi trovare nella zona interdetta in auto, in moto, in bici e a piedi. Sarà completamente chiuso, quindi, anche il ponte della Libertà, unico collegamento di terra tra Mestre e Venezia. La zona interdetta, quindi, sarà un deserto: per evitare che ad approfittare della situazione siano i malintenzionati, le uniche auto che la perlustreranno saranno quelle delle 27 pattuglie anti sciacallaggio. Dalle 7.30, quindi, arrivato il via libera delle autorità, gli artificieri del Genio di Legnago inizieranno a disinnescare l'ordigno. La circolazione dei treni verrà sospesa dalle 7.30 alle 12.30, quella degli aerei dalle 8.30 alle 12.30. Le uniche navi che dovranno abbandonare il porto saranno le gasiere e le chimichiere, le altre potranno rimanere ormeggiate a patto che il personale resti sotto coperta e non sul ponte.
Intorno alle 11 circa l'ordigno verrà posizionato in acqua con dei palloni galleggianti e inizierà il suo viaggio verso la Rada davanti a Malamocco, dove al largo verrà fatto brillare. Intorno a mezzogiorno, quindi, dovrebbe finire l'allerta a terra. Una volta in Rada l'area di sicurezza avrà un raggio di un chilometro. A quel punto sarà il nucleo Sdai della marina a far brillare la bomba a distanza.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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