Blitz di tute bianche alla Miteni contro i Pfas: «Gravissimo rischio»

Domenica 19 Marzo 2017
Blitz di tute bianche alla Miteni contro i Pfas: «Gravissimo rischio»
TRISSINO (Vicenza) - Ieri mattina un gruppo di circa cinquanta persone con il volto coperto è entrato sfondando la rete nello stabilimento Miteni di Trissino, l'azienda chiamata in causa per l'inquinamento delle acque da Pfas che sta interessando parte del Veneto. «Il gruppo vestito di tute bianche, ben organizzato, ha affrontato i lavoratori presenti e raggiunto le aree in cui sono conservate sostanze chimiche accendendo fiaccole e fumogeni - racconta l'amministratore delegato di Miteni, Antonio Nardone - mettendo così a gravissimo rischio l'incolumità dei lavoratori e della popolazione. I carabinieri giunti sul posto hanno inseguito i malviventi per le zone circostanti». L'impianto è stato messo immediatamente in sicurezza. L'azione è stata rivendicata poco dopo dagli attivisti di «Vicenza si solleva» e del «Collettivo Resistenze Ambientali» di Padova, spiegando di aver apposto degli striscioni sui muri dello stabilimento e di aver fatte delle scritte con la vernice bianca sull'asfalto per chiedere l'immediata chiusura dell'azienda. «La Miteni di Trissino è la principale responsabile dell'inquinamento da Pfas della falda acquifera che fornisce di acqua più di 300 mila persone tra le province di Vicenza, Verona e Padova - sostengono i manifestanti -. L'incidenza di tumori, diabete, problemi al metabolismo dei bambini e complicazioni alla salute dei neonati in queste zona è più elevata rispetto al resto della Regione».

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