A febbraio il fiume Po basso come in agosto ed è già allarme siccità

Venerdì 21 Febbraio 2020
EMERGENZA
VENEZIA Il Po basso come in piena estate, l'acqua dei piccoli laghi sotto il livello medio, mentre al Sud è già allarme siccità. E senza piogge in vista, la crisi idrica potrebbe portare danni seri all'agricoltura. Tutta colpa dell'inverno che non c'è, e di temperature miti che spingono verso la fioritura anticipata delle mimose in Liguria e dei mandorli in Sicilia e Sardegna. In Abruzzo si stanno risvegliando, con un anticipo di circa un mese, gli alberi di susine e pesche mentre gli albicocchi in Emilia e in Puglia hanno già le gemme. Con una temperatura che in Italia sinora è stata superiore di 1,65 gradi rispetto alla media storica - ricorda Coldiretti che ha elaborato dati dell'Isac Cnr di dicembre e gennaio - senza piogge nè neve, l'acqua di fiumi e laghi si è ridotta.
Il livello idrometrico del Po, secondo il monitoraggio di Coldiretti, al Ponte della Becca, nel Pavese, è di -2,4 metri, lo stesso di metà agosto scorso. Anomalie si vedono anche nei grandi laghi mentre nei piccoli si è già sotto la media: dal 24,7% di quello di Como al 27,9% dell'Iseo. L'Autorità distrettuale di bacino del fiume Po ha convocato per il 6 marzo l'Osservatorio sulle crisi idriche per fare «il punto della situazione, anche perché si prevedono precipitazioni solo di scarsa entità, per cui potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici anche del 20%».
L'ESPERTO
La «preoccupazione maggiore» in questo momento «riguarda l'Appennino», rileva Meuccio Berselli, segretario generale dell'Autorità di bacino del Po perché «quest'inverno non è nevicato e non abbiamo il contributo dello scioglimento della neve. È un'area - in particolare l'Emilia, con Piacenza, Parma, Reggio e Modena - in cui la situazione di scarsità idrica si potrebbe far risentire in modo importante». Per questo, avverte, «occorre velocemente provvedere alla realizzazione di un piano invasi che consenta di trattenere le acque quando queste stanno cadendo, per poi distribuirle quando servono».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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