Momenti di trascurabile felicità
di Daniele Luchetti, 93'
Palermo: Paolo, ingegnere, sposato, qualche relazione extraconiugale, vita tranquilla al bar con gli amici ha la passione di passare col motorino giusto nella frazione di secondo in cui sono tutti rossi. Finora gli è andata bene, ma giunge il secondo sbagliato e finisce a dover fare i conti con il Giudizio del cielo e con tutta la sua vita. I tempi della commedia alla Lubitsch ci sono, e la trascurabile felicità dei gesti quotidiani diventa il sale. Peccato per il finale che ha toni della predica e sporca la favola. Dal libro di Francesco Piccolo con un Pif che costruisce la giusta atmosfera.
Spider-Man: far from home
di John Watts, 135'
Un giovane Uomo Ragno è in gita per l'Europa coi compagni di scuola. Passerà per Venezia, Berlino, Londra e Praga, ma la visita didattica è destinata a complicarsi di imprevisti. Nonostante le cartoline delle città europee viste da un americano e uno schema che ha poche varianti con un prologo leggero, le situazioni che precipitano e le battaglie in crescendo, si gioca più sul registro di commedia che sullo stupore degli effetti. Estivo.
A cura di Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA di Daniele Luchetti, 93'
Palermo: Paolo, ingegnere, sposato, qualche relazione extraconiugale, vita tranquilla al bar con gli amici ha la passione di passare col motorino giusto nella frazione di secondo in cui sono tutti rossi. Finora gli è andata bene, ma giunge il secondo sbagliato e finisce a dover fare i conti con il Giudizio del cielo e con tutta la sua vita. I tempi della commedia alla Lubitsch ci sono, e la trascurabile felicità dei gesti quotidiani diventa il sale. Peccato per il finale che ha toni della predica e sporca la favola. Dal libro di Francesco Piccolo con un Pif che costruisce la giusta atmosfera.
Spider-Man: far from home
di John Watts, 135'
Un giovane Uomo Ragno è in gita per l'Europa coi compagni di scuola. Passerà per Venezia, Berlino, Londra e Praga, ma la visita didattica è destinata a complicarsi di imprevisti. Nonostante le cartoline delle città europee viste da un americano e uno schema che ha poche varianti con un prologo leggero, le situazioni che precipitano e le battaglie in crescendo, si gioca più sul registro di commedia che sullo stupore degli effetti. Estivo.
A cura di Giuseppe Ghigi
