LA STORIA
Libera professione ostetrica. Un binomio raro, almeno a Belluno, quello

Sabato 22 Febbraio 2020
LA STORIA Libera professione ostetrica. Un binomio raro, almeno a Belluno, quello
LA STORIA
Libera professione ostetrica. Un binomio raro, almeno a Belluno, quello che Sabrina Galantin ha scelto di sposare. «Il 5 novembre 2018 ho aperto la mia partita Iva e ho seguito la strada intrapresa da altre colleghe in Italia - racconta -. Ho lasciato il mio posto fisso alla Ulss e sono felice di questa scelta». Mamma di tre ragazze, dai 19 ai 7 anni, vive a Ponte nelle Alpi e ha lavorato all'ospedale di Pordenone, Belluno e negli ultimi 10 anni a Feltre. Diplomata in scienze infermieristiche a Ferrara nel 1996, mentre lavorava, ha conseguito la laurea in ostetricia, nel 2005, a Udine.
COME UNA VOLTA
Anche se è ovvio pensare che l'ostetrica faccia nascere i bambini a casa, vanno fatte alcune precisazioni: «Il mio ruolo - spiega Sabrina - è quello di arrivare a casa della coppia in attesa, quando il bimbo dà i segnali di voler nascere. Sto vicina alla mamma nelle prime fasi del travaglio, controllando il benessere materno e fetale. Accompagno in ospedale la coppia e, se lo desidera, in accordo col personale del Punto nascita, rimango fino al parto». Per la maggior parte della gente il ruolo di questa professione si esaurisce con questo evento. Ma c'è di più, nel corso degli anni la famiglia è cambiata: così come si evolve a società, mutano anche le professioni. «Se una volta c'erano tante figure a supporto della mamma, come altre donne diventate madri prima, vicine di casa che si occupavano dei bambini, oggi quel tessuto sociale non c'è più. In compenso - chiosa Galantin - si stanno creando tanti lavori a supporto della maternità».
L'ATTESA
uando diventa difficile conciliare impegni lavorativi e famiglia, avere una professionista a domicilio aiuta i futuri genitori: «Una delle mie attività - dice - è fare corsi personalizzati a papà e mamma pre-parto, perché spesso gli orari offerti dalle istituzioni non consentono di seguirli». Flessibilità e disponibilità contano anche nei controlli prima della nascita. «Non tutti sanno che fa parte del ruolo dell'ostetrica assistere la donna in gravidanza - ammette Sabrina -, di solito si pensa subito a un medico». Dopo la prima visita e l'ecografia del primo trimestre - eseguita da un ginecologo ospedaliero o in privato - è possibile stabilire se la gravidanza è a basso rischio. Da quel momento in poi, può essere l'ostetrica a effettuare le visite. E non è sempre semplice: «Se il bambino è podalico, in alcuni casi - racconta Sabrina -, mi è capitato di consigliare con successo alle mamme una moxibustione». Con questa tecnica, che guarda all'agopuntura, si può aiutare il nascituro. Per arrivare in forma al parto l'ostetrica a partita Iva collabora anche con la piscina di Belluno dove tiene corsi in acqua per la preparazione al travaglio e con Fisiomedik a Ponte nelle Alpi, dove insegna la ginnastica per il perineo.
DOPO VIENE IL BELLO
E quando il bambino arriva? Anche qui la libera professionista ha il suo bel da fare, soprattutto nei casi in cui la coppia sia al primo figlio. C'è la possibilità di un affiancamento, subito dopo il parto. Che avviene a casa, per una serie di necessità: allattamento al seno, uso della fascia, medicazione del cordone, bagnetti e svezzamento. Nei primi mesi di maternità, non va sottovalutato il rischio che la solitudine la faccia da padrona. Così sostiene Sabrina: «Abbiamo ideato in collaborazione con altri professionisti, occasioni di incontro in gruppo bambini-mamme, perché possano scambiarsi emozioni ed esperienze». Tra gli appuntamento recenti, parte di un ciclo di incontri per la fascia d'età 0-12 mesi, quello di fine gennaio a Castion (tema Coccole e pappe) e mercoledì scorso allo Studio Shanti (nel centro di Belluno, tema Colazione delle mamme organizzata da Valentina Gaggiato).
TUTTI COINVOLTI
Non sono solo loro le protagoniste della famiglia: ci sono i nonni. «Anche loro vogliono essere aggiornati rispetto la salute, alimentazione, sicurezza in casa con un bambino» commenta Sabrina. Quanto detto fin qui non basta? Se siete ancora siete convinti che l'ostetrica è quella che fa nascere i bambini: «Il bello del mio lavoro - chiude Galantin - è che potenzialmente posso seguire una donna nell'arco di tutta vita: dalla nascita, all'uso della coppetta mestruale, all'educazione sessuale, alla maternità, fino agli esercizi per la tonicità dei muscoli pelvici in menopausa».
Roberta De Salvador
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