LA STORIA
Leonardo Fini ce l'ha fatta. Il pilota del team Daboot di Alvaro Dal

Martedì 28 Gennaio 2020
LA STORIA Leonardo Fini ce l'ha fatta. Il pilota del team Daboot di Alvaro Dal
LA STORIA
Leonardo Fini ce l'ha fatta. Il pilota del team Daboot di Alvaro Dal Farra ha portato a casa un quinto posto nella competizione più esclusiva del mondo. L'atleta, aretino di nascita ma bellunese di adozione, si è infatti classificato al quinto posto assoluto nella gara di Best trick in snowbike agli XGames (le olimpiadi per discipline particolari come il freestyle motocross). Leo era arrivato ad Aspen, in Colorado, sede della competizione, come settimo pilota in gara, e torna a casa con due posizioni guadagnate. Entustiasta Alvaro Dal Farra, suo allenatore e manager: «Un'esperienza fantastica spiega il motociclista bellunese - e per il prossimo anno puntiamo ancora più in alto.
LA SFIDA
Unico pilota italiano ed europeo a essere mai stato invitato agli XGames, Fini ha eseguito 2 salti guadagnando complessivamente 68 punti. La vittoria è andata al canadese Brett Turcotte (79,33 punti); il favorito, l'australiano Rob Adelberg, si è piazzato quarto, di pochissimo davanti a Fini che ha eseguito un Calirol come primo salto, e un Helicopter come secondo. Leo ha dato quindi il meglio di sé ad Aspen, anche a causa delle neve molto fresca, lo sci anteriore della moto in fase di atterraggio non ha scivolato in modo ottimale. Questo non gli ha permesso di raggiungere il massimo del punteggio, oltre a regalargli un colpo di ritorno alla testa di cui il pilota ha in parte risentito. Come secondo salto ha optato per un'altra figura. L'esecuzione e l'atterraggio sono stati molto buoni e Fini ha totalizzato infine un punteggio di tutto rispetto. Ma per un pilota e il suo allenatore non c'é limite al meglio, Leonardo e Alvaro guardano già al futuro con desiderio di rivalsa.
L'ALLENATORE
Dal Farra, che Fini l'ha scoperto, allenato e preso sotto la sua ala, è al settimo cielo. «Leo è un grande pilota, gira bene, dà gas, sa portare molto bene la snowbike e sono sicuro che avrà la sua occasione per scalare ancora di più la graduatoria - dichiara il manager Daboot -. Questi XGames ci hanno dato la carica. Ad Aspen ci hanno visto, ci hanno apprezzato, ci hanno anche un po' temuto, siamo entrati in sintonia con la gara e con l'organizzazione. Sono sicuro che torneremo il prossimo anno e faremo molto bene. Anche se un quinto posto come prima apparizione agli XGames non è per niente male!».
IL MEZZO
La snowbike è un mezzo molto impegnativo: si tratta infatti di una moto da cross, ma senza le ruote. Al loro posto il pilota deve governare un cingolo posteriore e uno sci anteriore. L'equilibrio è tutto, guidando questo mezzo: anche un minimo scompenso si può pagare molto caro. Se infatti in fase di volo il pilota non mantiene una posizione assolutamente perfetta, può accadere che si pianti in atterraggio o addirittura cada dalla moto, come accaduto ad altri piloti nella finale. Daboot è stato il primo e unico team a portare un'innovazione strutturale importante nella snowbike con cui Fini ha saltato agli Xgames. Lo sci anteriore della sua moto, infatti, non montava una ruota sotto come tutte le altre, ma delle lamine di metallo, una soluzione innovativa nata dall'analisi di Alvaro sulle dinamiche di lavoro delle ruote normalmente utilizzate nelle snowbikes. Dopo un confronto con Jeson Cesco, pilota cadorino di motoslitta del Team Daboot, Dal Farra e Fini hanno deciso di montare sotto lo sci anteriore della snowbike per gli XGames delle lamine tondeggianti preparate artigianalmente (i Vidiam). La moto usata ad Aspen si è in effetti dimostrata la più stabile, scorreva meglio ed era governabile. «I piloti degli altri team hanno guardato con curiosità all'innovazione apportata da Daboot commenta l'allenatore - e sono certo che il prossimo anno tutti arriveranno con lo sci anteriore come il nostro».
A.Tr.
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