La ragazza d'autunno
di Kantemir Balagov, 120'
1945, Leningrado: la guerra

Martedì 28 Gennaio 2020
La ragazza d'autunno
di Kantemir Balagov, 120'
1945, Leningrado: la guerra è finita ma la città è distrutta come gli abitanti. Iya, timida e altissima, ogni tanto si incanta a causa di un trauma subito. Infermiera in un ospedale si occupa del piccolo Pashka; quando la vera madre del bambino, Masha, torna dal fronte, lui non c'è più. Masha però vuole un altro figlio e Iya dovrà aiutarla a tutti i costi. Cinema di alto rigore stilistico, dove la forma prepotente serve il racconto drammatico. Opera seconda del regista di Tesnota che conferma il grande talento del giovane regista russo.
1917
di Sam Mendes, 110'
La missione impossibile condotta da due tommies nei campi di battaglia nell'anno più critico del primo conflitto mondiale. La scommessa più ardua del film è però raccontarla in un unico piano sequenza senza apparenti stacchi di ripresa: è il trionfo dell'estetica cinematografica sull'etica del messaggio: non è il cosa si racconta quel che più conta, ma il come. A suo merito la giusta assenza del senso di eroismo e di epica, la quasi insignificanza degli interpreti, il senso di inutilità di quel conflitto che fu il suicidio dell'Europa e la notevole filologia del set: le trincee, i cadaveri in putrefazione, il grigiore dei paesaggi, sono di grande realismo e sono il plus del film.
A cura di Giuseppe Ghigi
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