LA CERIMONIA
TREVISO Ferruccio Mazzariol, uomo simbolo della casa editrice trevigiana Santi Quaranta lunedì sera ha tagliato ben due traguardi: un compleanno da 80 candeline e 30 anni di attività libraria. Una doppia festa celebrata con una cerimonia a Palazzo dei Trecento, dove Treviso si è simbolicamente riunita per onorare la storia personale di un uomo che dei libri ha fatto uno stile di vita, un'ossessione, un lavoro contro ogni regola di mercato. Oltre alla cittadinanza e alle autorità comunali, presenti anche molte figure che hanno raccontato il loro Ferruccio Mazzariol: Alessandro Russello e Isabella Panfido del Corriere del Veneto, il giornalista-scrittore Matteo Collura, l'autore Gian Domenico Mazzocato, Laura Simeoni del Gazzettino e Andrea Passerini, in forza alla Tribuna. Non è mancato l'intervento del sindaco Conte: «La grandezza di Treviso si misura attraverso le persone che la rendono grande. Ferruccio ha fatto amare la città attraverso i libri, alla faccia di Amazon e Internet». Perché Mazzariol è questo, un contrasto fra vecchio e nuovo, un ponte col passato. Aveva cinquant'anni quando ha deciso di aprire Santi Quaranta, dando voce principalmente alla letteratura veneta con ospiti illustri come l'ex presidente cecoslovacco Havel e consegnando i libri ovunque, di persona. Una diffusione capillare, senza mai chiedere un centesimo agli autori, lontana dalle logiche attuali della grande distribuzione. Come raccontato da Mazzocato: «Ferruccio è editore ed editor. Legge il manoscritto e corregge insieme all'autore, nessuno fa così. Grazie a lui ho imparato il mestiere della scrittura», quindi un appassionato a tutto tondo. Scrittore, editore e guida per autori emergenti. Il Comune di Treviso, rappresentato dall'assessore Lavinia Colonna Preti, ha poi consegnato un attestato e una targa commemorativa a Mazzariol, premiandolo per il grande traguardo raggiunto. Traguardo che potrebbe subire una battuta d'arresto perché l'editore ora cerca una figura che possa sostituirlo: «È giunto il momento di trovare qualcuno di più giovane per guidare Santi Quaranta - ha ammesso - . Spero che il tutto continui in mani più esperte e lungimiranti».
Tommaso Campion
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Ferruccio Mazzariol, uomo simbolo della casa editrice trevigiana Santi Quaranta lunedì sera ha tagliato ben due traguardi: un compleanno da 80 candeline e 30 anni di attività libraria. Una doppia festa celebrata con una cerimonia a Palazzo dei Trecento, dove Treviso si è simbolicamente riunita per onorare la storia personale di un uomo che dei libri ha fatto uno stile di vita, un'ossessione, un lavoro contro ogni regola di mercato. Oltre alla cittadinanza e alle autorità comunali, presenti anche molte figure che hanno raccontato il loro Ferruccio Mazzariol: Alessandro Russello e Isabella Panfido del Corriere del Veneto, il giornalista-scrittore Matteo Collura, l'autore Gian Domenico Mazzocato, Laura Simeoni del Gazzettino e Andrea Passerini, in forza alla Tribuna. Non è mancato l'intervento del sindaco Conte: «La grandezza di Treviso si misura attraverso le persone che la rendono grande. Ferruccio ha fatto amare la città attraverso i libri, alla faccia di Amazon e Internet». Perché Mazzariol è questo, un contrasto fra vecchio e nuovo, un ponte col passato. Aveva cinquant'anni quando ha deciso di aprire Santi Quaranta, dando voce principalmente alla letteratura veneta con ospiti illustri come l'ex presidente cecoslovacco Havel e consegnando i libri ovunque, di persona. Una diffusione capillare, senza mai chiedere un centesimo agli autori, lontana dalle logiche attuali della grande distribuzione. Come raccontato da Mazzocato: «Ferruccio è editore ed editor. Legge il manoscritto e corregge insieme all'autore, nessuno fa così. Grazie a lui ho imparato il mestiere della scrittura», quindi un appassionato a tutto tondo. Scrittore, editore e guida per autori emergenti. Il Comune di Treviso, rappresentato dall'assessore Lavinia Colonna Preti, ha poi consegnato un attestato e una targa commemorativa a Mazzariol, premiandolo per il grande traguardo raggiunto. Traguardo che potrebbe subire una battuta d'arresto perché l'editore ora cerca una figura che possa sostituirlo: «È giunto il momento di trovare qualcuno di più giovane per guidare Santi Quaranta - ha ammesso - . Spero che il tutto continui in mani più esperte e lungimiranti».
Tommaso Campion