GLI APPUNTAMENTI
VENEZIA Si ripercorreranno le atrocità viste e vissute

Lunedì 25 Gennaio 2021
GLI APPUNTAMENTI
VENEZIA Si ripercorreranno le atrocità viste e vissute da Primo Levi, da tre musicisti ebrei al tempo delle leggi razziali, e da Liliana Segre oggi senatrice a vita. In occasione del Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, il Teatro Stabile del Veneto riapre il palcoscenico unendosi alle commemorazioni delle vittime della Shoah: da ieri a venerdì 29 gennaio la piattaforma digitale Backstage darà vita ad una programmazione gratuita in streaming.
Stamattina, alle 10, la replica di Primo, ieri in diretta dal Teatro Quirino de Giorgio di Vigonza: diretto da Giovanni Calò e interpretato da Jacob Olesen (musiche di Massimo Fedeli e immagini da opere di Eva Fischer), consiste in un recital letterario nel quale si dà voce alla testimonianza di Primo Levi, il celebre scrittore e partigiano antifascista deportato ad Auschwitz, autore di Se questo è un uomo, pubblicato nel 1947 e da cui è tratto lo spettacolo.
NOTE SCORDATE
Mercoledì 27, Giorno della Memoria, alle 17 in collaborazione con la Regione Veneto e dal palcoscenico del Teatro Verdi di Padova, Note Scordate: appuntamento musicale affidato al Duo Elimo, composto da Giovanni Cardillo al violino e Francesco Buffa al pianoforte, e accompagnamento all'ascolto di Edda Fogarollo: quest'ultima, autrice proprio del volume Note Scordate. Il sottotitolo Tre musicisti ebrei nella tempesta delle leggi razziali chiarisce l'argomento: tra vita e sette note, ripercorse le biografie di Guido Alberto Fano, Alberto Gentili e Vittorio Rieti, uniti dall'origine veneta e dalla voglia di attraversare città e nazioni «per salvare le loro vite e la loro arte». Ancora, mercoledì 27 gennaio, alle 19 (per rimanere poi fino a venerdì 29 gennaio sulla piattaforma Backstage), Fino a quando la mia stella brillerà. Storia di Liliana Segre.
L'ESPERIENZA TERRIBILE
Drammaturgia di Daniela Palumbo, che assieme a Liliana Segre ha dato alle stampe l'omonimo volume, e patrocinio della Associazione Figli della Shoah e Comunità Ebraica di Venezia. Deportata ad Auschwitz a tredici anni, la Segre vi trascorse un anno e mezzo. Affidate al monologo della giovane attrice Margherita Mannino le storie cariche di pathos, dirette da Lorenzo Maragoni. Sul palcoscenico una grande essenzialità: «Margherita Mannino ci accompagna nel percorso storico ed emotivo di una ragazzina - conclude Marangoni - costretta a vivere l'orrore della Shoah».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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