Entrano in azione la squadre antiterrorismo. La decisione è stata presa dal

Sabato 16 Luglio 2016
Entrano in azione la squadre antiterrorismo. La decisione è stata presa dal
Entrano in azione la squadre antiterrorismo. La decisione è stata presa dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e la prima manifestazione di un certo rilievo è proprio la notte del Redentore in programma oggi a Venezia.
Dopo la strage di Nizza, i team degli specialisti sono quindi in allerta. Giubbotto antiproiettile a prova di kalashnikov, bodycam, sistema a puntamento laser, arma lunga Hk. A bordo di mezzi completamente blindati si muovono in 20 città (Roma, Milano, Torino, ma anche centri più piccoli come appunto Venezia e Lecce) le squadre sono pronte ad intervenire in caso di emergenze. Sono le Unità operative di primo intervento (Uopi) della polizia di Stato e le aliquote di primo intervento (Api) e le Squadre operative di soccorso (Sos) dei Carabinieri.
Si tratta, ha spiegato ieri il capo della Polizia, Franco Gabrielli, «di un ulteriore potenziamento del livello di sicurezza per rispondere in modo più adeguato ad una minaccia diffusa ed indiscriminata». Le Uopi sono composte da operatori della polizia (cinque per ogni squadra) che hanno scelto di farne parte su base volontaria. Prima di tutto vengono sottoposti a vari test psico-attitudinali e fisici da parte di psicologi, medici ed esperti del Nocs. Quelli che superano le selezioni sono poi avviati a un percorso di formazione della durata di quattro settimane: le prime due presso il Centro nazionale di tiro di Nettuno, mentre, nelle seconde due settimane, la formazione prosegue presso il Reparto del Nocs. La preparazione specifica permette agli agenti dell'Unità di indossare e utilizzare dotazioni particolari. Le Uopi intervengono solo su segnalazione della centrale operativa nel momento in cui c'è una criticità da dover risolvere.
Per quanto riguarda la festa del Redentore di questa sera la Prefettura ha quindi disposto alcune misure che, di fatto, incrementano ancora di più il dispositivo a suo tempo varato dai vertici delle forze dell'ordine lagunari.
Ieri mattina, ad esempio, è stato deciso di realizzare un varco di controllo all'inizio del ponte della Libertà dove saranno svolti controlli interforze sia ai veicoli sia alle persone. Durante la cerimonia di apertura del ponte votivo, in concomitanza con l'arrivo del patriarca Francesco Moraglia, sarà anche imposto il divieto di circolazione navale. L'area marciana, da sempre considerata un obiettivo sensibile della città, sarà rafforzata dalla presenza di agenti, molti dei quali richiamati in servizio alla luce di quanto è accaduto l'altra notte in Francia.
Massima allerta anche negli aeroporti, nei porti e nelle stazioni ferroviarie dove il Ministero ha potenziato il servizio. «Per 17 aeroporti abbiamo un piano ben preciso di impiego delle forze armate - ha spiegato il ministro Alfano - e abbiamo una vigilanza che si giova dell'utilizzo di 7050 uomini delle forze armate. In ogni caso il nostro stato di allerta è già allo stato precedente a quello dell'evento terroristico in corso e non si può innalzare. Nonostante ciò abbiamo deciso di inviare una nota ai prefetti e ai questori per sollecitare ulteriori valutazioni dei rischi sul territorio e per rafforzare ogni forma di controllo su obiettivi sensibili».
Che la situazione sia a dir poco delicata lo conferma anche il governatore Luca Zaia: «Servono misure speciali massima attenzione alle spiagge e alla festa del Redentore di Venezia».
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