Venezia e il furto di San Marco

Mercoledì 21 Ottobre 2020
Primo incontro questa sera, al Capitol di Pordenone, alle 20.45, con Angelo Floramo e il suo 1420: il crepuscolo dei Patriarchi, un percorso in tre puntate realizzato da associazione Thesis con il sostegno della Regione e di Fondazione Friuli, nell'ambito di Dedica Festival Incontra, nella ricorrenza del 600° anniversario della caduta dello Stato Patriarcale di Aquileia per mano della Serenissima Repubblica di Venezia. Floramo, dottore in Storia con una tesi in filologia latina medievale, consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele per la sezione antica, oltre che scrittore, intellettuale e narratore, aprirà un inedito squarcio su un tratto di storia medievale del nostro territorio, alla scoperta di curiosità e fatti poco noti, pescati tra le pieghe dei documenti. Si comincia con la rievocazione di uno tra i fatti più simbolici che videro contrapposti i due stati rivali, questa volta in ambito sacro: Il furto di Marco: quando Venezia rubò al Patriarcato il suo Santo narra infatti dell'operazione politica, ideologica e culturale con la quale la Serenissima si appropriò del culto aquileiese di San Marco, fondamento del primaziato della sua Chiesa.
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