Venezia e i cani
La maleducazione
dei proprietari
Pensavo che le masse

Mercoledì 28 Ottobre 2020
Venezia e i cani
La maleducazione
dei proprietari
Pensavo che le masse turistiche fossero responsabili per le cartacce ed immondizie nelle nostre calli a Venezia. Ma ora che non c'è più turismo, vedo che la città è più sporca che mai, con cartacce, mascherine, mozziconi di sigarette, e soprattutto feci di cane. I nostri cari Veneziani non hanno ancora imparato la buona educazione, sopratutto i proprietari di cani. O raccolgono per poi lasciare il sacchetto in un angolo, altrimenti lasciano le feci in mezzo a calli e ponti in bella vista. Naturalmente il passeggino lo fanno di primo mattino o a tarda sera, per evitare multe o sgridate dai loro concittadini. Facciamo un #EnjoyRespectVenezia, specialmente i proprietari di cani!
Alfredo Umberto Ghezzi
Restrizioni
Non serve
piangere dopo
Oggi come ieri e come domani ci sarà chi si laurea, chi compie gli anni, chi festeggia un avvenimento. In questo momento centinaia di persone saranno accalcate in ambienti ristretti con la certezza che siccome siamo parenti, o siamo amici, il virus non c'è! Questo atteggiamento porterà ad un aumento esponenziale dei contagi! Ma siamo parenti ed amici non funziona! Aziende hanno organizzato gite in corriera, fine settimana in zone pericolose, cene, pranzi, reparti aperti a chiunque, e tra i partecipanti, o i dipendenti ci sono stati dei positivi! Ma per pudore (o per indicazione di titolari spregiudicati) nessuno dei positivi ha dichiarato che era in viaggio con altre 40 persone, tra cui qualche assessore, e tutto rimarrà segreto, nessuno saprà di essere stato a contatto con un positivo. La ULSS del resto non fa ricerche, non gli frega nulla. Fare delle ricerche vuol dire essere sputtanati! I medici di base continuano a dire che se non sei congiunto ad un positivo non devi stare in quarantena fiduciaria, a cosa serve?. Così in Veneto il virus camminerà tranquillo e molti ne subiranno tutte le conseguenze! Ci saranno molti decessi e molti avranno invalidità gravi, ma l'importante sarà che a me non succede! Io con i parenti, con i colleghi, con gli amici non rischio! Questo ragionamento distruggerà la nostra società di ignoranti presuntuosi! Meditate gente, meditate! Piangere dopo non serve!
Luigi Mauro Deidda
Governo
Non abbia
paura di osare
È così difficile rendersi conto che con la mascherina addosso e non in tasca o sotto il mento, distanziamento e lavaggio delle mani, terremmo lontano i contagi, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva? Siamo arrivati al capolinea, ci aspettano serrate e coprifuoco; i virologi dicono che il blocco notturno non basta perché la diffusione della pandemia sta per sfuggire al controllo, la situazione quindi è esplosiva. Per il Capo dello Stato abbiamo tutta la responsabilità e siamo tutti chiamati a contribuire a sconfiggere la pandemia con comportamenti responsabili, mascherine e distanziamento fisico evitando occasioni di contatti superflui. Il covid si sconfigge sul territorio, la rete che c'è non è sufficiente, serve un sistema di sorveglianza nazionale e omogeneo, servono norme precise e sanzioni altrettanto precise e severe per chi le viola perché non si può permettere a nessuno di giocare con la vita dei cittadini. La Francia dopo due salatissime multe per non aver indossato la mascherina ha previsto 6 mesi di carcere. Mentre noi siamo intanto qui a constatare giorno per giorno l'aumento dei contagi e dei decessi, c'è qualcuno che parla di libertà mutilata solo perché tentiamo di far indossare la mascherina ai più riottosi e impediamo le famose serate dedicate all'aperitivo. Le forze dell'ordine in questi frangenti sarebbero utilissime nel far rispettare le norme, peccato che se ne vedano poche in circolazione, la polizia municipale latita, l'esercito che avevano pensato di utilizzare in certe situazioni è ancora chiuso in caserma. Governanti, non abbiate paura di osare, di perdere consensi, ne va della nostra pelle, del nostro lavoro e degli affetti più cari.
Sergio Scarpa
Proposta
Diamo a tutti
solo 600 euro
Nonostante l'emergenza sanitaria sia ancora lontana, Conte ha deciso di chiudere di nuovo l'Italia al grido di la salute è sacra, viene prima dell'economia. Difficile, se non si è cinici, non condividere il pensiero a patto però che se l'Italia la si vuole in emergenza, emergenza sia per tutti, sia per quelli che saranno obbligati a restare a casa (milioni di persone), sia per quelli che saranno obbligati ad andare al lavoro (sanità e forze dell'ordine in generale) e si faccia entrare il Paese in modalità Covid.600. Che significa? Significa dare il noto assegno di 600 /mese a chi è costretto a restare a casa ed ai pensionati, e pagare 600 /mese a chi, per la loro nobile azione, dovrà andare, senza potersi esimere, a lavorare. Quindi 600 /mese a tutti gli esperti che stanno dando la linea al governo, ai giornalisti ed opinionisti vari; 600 /mese a tutti gli ospedalieri, primari compresi; 600 /mese alle forze dell'ordine, ai farmacisti, ai commessi dei negozi alimentari e agli operatori di altre attività essenziali. Ovviamente 600 /mese ai politici, ai magistrati, ai membri del CSM fino ad arrivare al Presidente del Consiglio e a quello della Repubblica. Un detto popolare dice che è facile fare le barricate con i mobili degli altri (conosco anche una versione più volgare) ed è questo che si sta verificando in Italia. La famosa classe dirigente, che sta bloccando il Paese, non ha visto cambiare di una virgola la propria situazione economica. Continua a spendere e spandere come prima se non addirittura di più. Parlamentari della maggioranza di governo, in pieno blocco (aprile), hanno trovato il modo di spendere anche più di 16-17.000 in un mese per partecipare a non meglio definiti eventi. Se l'Italia attuasse la modalità Covid.600 da me prospettata, ho il sospetto che l'emergenza verrebbe dichiarata finita in 24 ore.
arch. Claudio Gera
Esperti
I tuttologi
contro Palù
In una discussa intervista televisiva al professor Palù, l'eminente virologo sottolineo il fatto che i veri esperti di virus in Italia sono molto pochi, e non frequentano i salotti televisivi, i quali invece sono affollati da esperti di altre discipline travestiti da virologi che si rendono responsabili di una pandemia mediatica. Quasi a voler irridere alla, per me sacrosanta, osservazione di questo scienziato, irrompono nella scena con una lettera-appello al Capo dello Stato ed al Premier invocando misure drastiche subito, di cui il Gazzettino dà conto, un centinaio di accademici esperti di tutt'altro: fisica, economia, geologia, geofisica, vulcanologia, astronomia, e ricerca in senso lato. Qualche cattedratico voleva mettere a tacere il professore di cui sopra forse perché fuori età (pensionato da un anno); ma non sembra che questi - si perdoni l'espressione popolaresca e dialettale - i pissa fora dal bocàl?
Marco Anelli
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