Vaccinazioni
Milioni di dosi
dati ai saltafila
Ricolfi sul Gazzettino,

Mercoledì 14 Aprile 2021
Vaccinazioni
Milioni di dosi
dati ai saltafila
Ricolfi sul Gazzettino, Severgnini sul Corriere dei 12 aprile ci confermano che circa 3,5 milioni (Ricolfi) o 2,3 milioni (Severgnini) di vaccini sono andati a chi non ne aveva, in questo periodo, il diritto di utilizzarli. Il presidente Draghi ha più volte stigmatizzato questo deplorevole comportamento sia alle istituzioni preposte che al singolo cittadino. I presidenti di Regione si sono fortemente adombrati per queste denunce. Un povero cittadino, già provato e sfiduciato dalla gestione del programma vaccini anche alla luce di performance numeriche di Paesi che fino a pochi giorni fa erano molto in difetto sulla inoculazione rispetto al nostro Paese, come può e deve orientarsi per capire qualcosa? O è meglio che rimanga nella nebbia dei dati e delle informazioni?
Sergio Bianchi
Venezia
La gente e la casta
Il politicamente corretto
ha stufato la sinistra
È strano, ma anche no, notare come ultimamente alcuni esponenti della cultura e del giornalismo di sinistra insistano su un aspetto che chi sta fuori, chi vive la vita di tutti i giorni, con le sue vicissitudini e i suoi problemi, imputa da un bel po' alla sinistra: la distanza siderale della politica e dei politici della sinistra dalla vita reale. Sono arroccati, una casta di predestinati, un club di radical-chic che, totalmente scollegati dalla vita reale e, ancora vittime, consapevoli, di pregiudizi ideologici, si sentono in diritto di dettare le regole.
Penso a Massimo Cacciari, che fra i primi, fece notare come mezza Italia di garantiti, pretenda di imporre dei divieti, delle regole a chi garantito non è.
Penso a Federico Rampini, che con molta onestà intellettuale, fa notare come l'Europa delle burocrazie, del pensiero unico, del politicamente corretto, sia alla fine un groviglio di regole a volte stupide, utili solo a farci essere nelle condizioni disastrose in cui siamo nei confronti del virus.
Penso a Luca Ricolfi, che a suon di dati incontrovertibili, ha il coraggio di sbugiardare dei politici parolai indipendentemente dalla loro appartenenza.
Bene, sono crepe che spero facciano crollare il mondo paludato del politicamente corretto, che aprano la bolla di ipocrisia collettiva che si stupisce di fronte a un Draghi che dice la verità: Erdogan, il presidente turco è un dittatore.
Diego Parolo
Carceri (Pd)
Sanità
La visita nei tempi
programmati
Nei giorni scorsi mi è stata fatta una visita di controllo programmata, presso l'Azienda ospedalier - Università di Padova, servizio di oncologia oculare ed orbitaria gestita dal dott. Raffaele Parrozzani che ringrazio molto: lui e tutti i Medici che compongono il suo staff.
Nonostante il periodo di Covid, che ha creato in molte strutture sanitarie dei problemi organizzativi ed operativi, spesso con disdette o posticipi delle visite precedentemente programmate, presso tale struttura hanno sempre rispettato gli appuntamenti e gli orari effettuando le visite con grande professionalità, capacità e rispetto da parte di tutto il personale, trasmettendomi serenità e tranquillità, certo ed orgoglioso di essere seguito e curato dal dottor Parrozzani e suo staff di assoluta eccellenza. Questa è ulteriore conferma che su alcune strutture sanitarie pubbliche, il livello di qualità e affidabilità è molto alto.
Grazie mille.
Giuseppe Follegot
Case di riposo
Anche mia madre
morta in solitudine
Mia madre, ospite del residence S.Chiara di Padova da 26 anni, si è spenta non di Covid il 2 aprile scorso a 87 anni.
Questi ultimi 14 mesi di vita, in regime di ristrettezze per molti versi incomprensibili, è senza dubbio il periodo più brutto della sua permanenza. Si è spenta prima con la mente, mese dopo mese, ed infine con il corpo. Ripetutamente ed inutilmente, a tutti i livelli amministrativi e governativi, ho chiesto che fossero allentate queste restrizioni concedendo anche ad un solo componente il nucleo famigliare (tamponato anche giornalmente) di essere libero di visitare il parente invalido... migliaia di anziani morti in solitudine nelle case di riposo... e di questo prima o poi a qualcuno ne dovremo rendere conto.
Voglio ringraziare quanti si sono occupati ed hanno assistito mia madre, tanti, troppi che ho visto passare come meteore... su tutti per umanità e comprensione le coordinatrici Nandina (alla sua memoria), Monica e Marisa, le infermiere Agnese e Roida e la dott.ssa Elisabetta Bernardinello.
Un ringraziamento particolare ad Alberto Mainardi, volontario che ogni giorno si prendeva cura di portare a messa la mamma, uomo di fede, un uomo buono.
La funzione funebre è stata celebrata nella chiesa accanto alla residenza da don Vittorio con una omelia che ha reso onore alla fede e alla memoria della mamma. Non c'era nessuno in rappresentanza della struttura, nemmeno un fiore 26 anni di presenza e mezzo milione di euro pagati di rette non sono serviti a smuovere la coscienza di nessuno.
Abele Arcolin
Padova
Dopo l'intervento
Grazie all'ospedale
di Vicenza
In seguito ad un banale incidente domestico ho riportato un trauma cervico dorsale. Dopo l'accesso al pronto soccorso di Asiago, sono stato trasportato all'ospedale di Bassano del Grappa per accertamenti. Rilevata la mia situazione, senza titubanze, sono stato condotto all'ospedale S. Bortolo di Vicenza, reparto di Neurochirurgia, dove sono stato sottoposto ad un delicato e complesso intervento chirurgico.
Sento il dovere di segnalare che in quel reparto ho rilevato una serie di eccellenze meritevoli di encomio e ringraziamento. Per quanto posso valutare io, ho notato una spiccata, precisa, cosciente professionalità del personale sanitario che opera abitualmente in stretta collaborazione e le scelte sono frutto di confronti meticolosi e condivisi. Questa atmosfera si riverbera su tutto il personale che, oltre agli aspetti strettamente sanitari, cura particolarmente l'umanizzazione con i pazienti. Ringrazio tutti di cuore con stima e riconoscenza al reparto che egregiamente contribuisce all'eccellenza della nostra sanità.
Ing. Stefano Vianello
Mirano
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