Stadi
Un applauso
contro il razzismo
L'idea non è mia ma di Franco

Sabato 7 Dicembre 2019
Stadi
Un applauso
contro il razzismo
L'idea non è mia ma di Franco Carraro che non ha bisogno di presentazioni. In un'intervista lancia un'idea per combattere il razzismo negli stadi, fenomeno sempre di stretta attualità. Uno stadio che si metta ad applaudire, di fronte ad un coro, un gesto univoco semplice e corale, che non costa nulla, solo tempismo e convinzione. Le sarei grato se riprendesse la proposta dalle sue pagine .
Mauro Lama
Chiesa
Una critica
da un ottantenne
Vorrei permettermi dall'alto della mia età ultraottantenne e anche della mia scarsa comprensione degli strani comportamenti del clero di oggi, di criticare coloro che hanno fatta una scelta di vita del tutto dedicata allo stratosferico e universale messaggio di Gesù. Un prete che canta in chiesa Bella ciao, un altro che maledice e si augura la morte di Salvini, altri ancora che per non offendere le altre religioni stanno con una sistematica e regolare azione abrogando tutte le nostre abitudini e tradizioni cristiane. Vivaddio, seppur non sono precetti, sono pur sempre tradizioni cristiane e un Vescovo che dà ragione ad una maestra, dicendo che non è obbligatorio fare il presepe, mi sconcerta. Io sono pronto a porgere l'altra guancia a uno che me la percuote, ma se non capisce il mio gesto e continua a schiaffeggiarmi, reagisco.
Giuseppe Jovino
Europa
Troppe diversità
da conciliare
Da euroscettico non ho mai ritenuto lo sforzo politico di riunire la nazioni europee, un progetto realizzabile destinato a durare. Troppe le diversità da conciliare (sovente antitetiche) per consolidare l'obbiettivo. Nel 1957 il primo passo, col trattato di Roma che istituisce la Cee accompagnato da indifferenza, forse dovuta al boom economico del momento. Formata da Germania, Francia, Italia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi. Quindi seguita dall'Ue allargata a 28 paesi, più propensi a ricevere che compiere gare di solidarietà. La moneta unica anziché unire ha diviso, penalizzando il potere d'acquisto degli strati sociali meno abbienti mettendoli in serie difficoltà. Un debutto mal gestito, che ha seminato panico e scontento arrivando a picchi elevati con l'Austerity imposta da Bruxelles. Ora si aggiunge il MES messo a punto dagli euroburocrati, discusso ed approvato. Mancano solo le firme dei 27 premier per renderlo operativo. Sul documento l'opposizione è insorta, assieme a diversi esponenti della maggioranza di governo, per denunciarne l'esiziale contenuto pensato per punirci e che deve essere rivisto e corretto prima d'essere sottoscritto. Non so come andrà a finire, ma suppongo che tutto rimarrà come è già stato deciso. Valeva la pena di partecipare all'avventura europea per procuraci tutti questi guai?
Renzo Nalon
Sanità
Grazie a quei
due primari
Vorrei ringraziare il dott. Andrea Bonanome, primario di medicina dell' ospedale civile SS.Giovanni e Paolo di Venezia, che con la sua bravura professionale mi ha fatto subito la diagnosi corretta e mi ha mandato in cardiologia nelle mani del primario dott. Giuseppe Grassi che, con la sua abilità, mi ha salvato la vita, Grazie, è il caso di dirlo, di cuore a tutti e due.
Gino Vedova
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