SEMINARIO
SPILIMBERGO C'è un legame profondo tra la Scuola Mosaicisti del

Lunedì 10 Febbraio 2020
SEMINARIO
SPILIMBERGO C'è un legame profondo tra la Scuola Mosaicisti del Friuli e Aquileia: i mosaici dell'antica città romana sono sempre stati dei modelli per gli allievi, che nei primi due anni di corso si cimentano proprio nelle tecniche del mosaico romano. Per approfondirne lo studio è stato organizzato, all'interno della scuola, venerdì scorso, un seminario che ha visto la partecipazione di allievi e docenti, oltre che di numerose guide turistiche regionali.
L'architetto Guglielmo Zanette e Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia, seppur affrontando il tema con modalità diverse, hanno saputo evidenziare l'importanza del sito archeologico di Aquileia che, con i suoi mosaici, è stato riconosciuto nel 1998, Patrimonio dell'Umanità.
Autore, regista e promotore culturale, attraverso l'associazione Naonis, Guglielmo Zanette ha scelto, per raccontare la storia e i tesori di Aquileia, lo strumento cinematografico. Zanette ha presentato il progetto di un docu-film: un thriller archeologico ambientato ai giorni nostri che rievoca, con riferimenti scientifici, luoghi e vicende del passato, offrendo un modo nuovo e attuale di conoscere e promuovere le rilevanze archeologiche aquileiesi. Per l'occasione è stata proposta la visione del prologo storico del film, affidato alla creatività del fumettista Paolo Cossi.
L'archeologo Cristiano Tiussi ha iniziato la sua densa relazione ripercorrendo la parabola storica di Aquileia, dalla sua fondazione, nel 181 a.C., all'istituzione, nel 1077, dello Stato Patriarcale di Aquileia, che durò fino al 1420, ricordando poi altri fatti fondamentali, quali la soppressione della Diocesi di Aquileia, nel 1751, la dichiarazione di interesse dell'Unesco, fino alla nascita, nel 2008, della Fondazione Aquileia come strumento per favorire lo sviluppo del turismo culturale, la gestione e la valorizzazione dell'intero sito archeologico. Ha poi esposto, attraverso rilievi cartografici e fotografie, le problematiche di organizzazione e sviluppo di un parco archeologico come quello aquileiese, aperto e caratterizzato da evidenze diverse e diffuse sul territorio.
Con esempi concreti ha quindi affrontato le problematiche relative alla conservazione ed esposizione dei numerosi mosaici presenti ad Aquileia, sia in musei ed edifici coperti che all'esterno, indicando gli orientamenti attuali, volti a mantenere i mosaici in situ attraverso l'ideazione di strutture protettive. Una serie di immagini ha permesso di analizzare alcuni celebri mosaici, come le figure degli atleti delle Grandi Terme o l'asaraton oikos (pavimento non spazzato) conservato al Museo Archeologico Nazionale.
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